Venerdì 24 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Il caso

Uccide l'ex moglie sotto casa con 14 coltellate: chi è la vittima dell'ennesimo brutale femminicidio, cosa è successo. L'efferato omicidio ripreso dalle telecamere, l'assassino confessa tutto: "Sono un fallito, datemi l'ergastolo"

Nella sua macchina una lettera contro la donna e il figlio di lei dal titolo "la torta maledetta".

Caterina Iannaci

23 Ottobre 2025, 14:02

Delitto Luciana Ronchi

Luigi Mercaldi ha ucciso con 14 coltellate l'ex moglie

L'ennesimo terribile femminicidio che scuote e sconvolge l'Italia. Luciana Ronchi, donna di 62 anni, è stata brutalmente uccisa a Milano con 14 coltellate dal suo ex compagno Luigi Morcaldi, 64 anni, nel quartiere Bruzzano. L’omicidio è avvenuto nella mattinata del 21 ottobre 2025, vicino alla casa della vittima, dopo anni di una relazione finita male e segnata da tensioni economiche e personali. Morcaldi, disoccupato e che viveva in macchina, è stato fermato dopo una fuga di diverse ore, e ha confessato il delitto con lacrime e parole cariche di rimorso, definendosi un “assassino” e un “fallito”.

Luciana Ronchi, vittima dell'efferato omicidio

L’uomo ha colpito Luciana al volto con una prima coltellata che le ha sfregiato la guancia, ripetendo con rabbia “Questa è casa mia, te ne devi andare”. La donna ha tentato di scappare, ma è stata raggiunta e brutalmente accoltellata tra faccia, collo – leso gravemente alla giugulare – torace e addome, prima di morire in ospedale dopo un’operazione lunga e disperata.

Un elemento particolarmente inquietante è la lettera trovata nell’auto di Morcaldi subito dopo il delitto. Intitolata “La torta avvelenata”, questa missiva carica di odio e frustrazione è stata indirizzata all’ex compagna e al figlio della coppia. In essa, l’uomo riversa tutta la sua rabbia per un “fallimento di vita e relazione” e giustifica, seppur implicitamente, il gesto estremo con rancori mai sopiti, economici e affettivi.

Testimonianze di vicini raccontano di come Morcaldi si aggirava da settimane nell’area intorno alla casa di Luciana, controllandola e temuta per un crescente atteggiamento persecutorio. Durante l’aggressione mortale, un passante ha udito le urla di lei e quelle di Morcaldi che la rimproverava violentemente.

La scena del crimine

Il femminicidio, ultimo terribile episodio di violenza di genere a Milano, ha riacceso il dibattito pubblico su sicurezza e prevenzione. I pm della Procura di Milano, coordinati da Marcello Viola, hanno contestato l'aggravante della relazione affettiva terminata, con particolare accanimento. Morcaldi, durante l’interrogatorio, ha chiesto direttamente l’ergastolo, consapevole della gravità del suo gesto. Le indagini ora si concentrano anche sulle dinamiche psicologiche e sociali che hanno portato a questo drammatico epilogo.

Viola ha aggiunto che dalle immagini delle telecamere si vede l'uomo che “si muove con estrema determinazione e rapidità”. Il procuratore ha poi voluto esprimere “cordoglio e dolore per questo ennesimo fatto di sangue, per questo ennesimo femminicidio che macchia di nuovo le strade della città”.

Chi era la vittima

Luciana Ronchi aveva un figlio di 28 anni ed era nonna di due nipotini, nonché amante degli animali, in particolare dei cani. Una grande lavoratrice, così era descritta da chi le voleva bene e la conosceva. In ultimo era impiegata nella mensa di una RSA, e in precedenza si occupava di pulizie. Insieme all’ex marito aveva gestito anche un bar‑pizzeria in via Massara de Capitani in zona Bovisa e col figlio un fruttivendolo a Bruzzano.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie