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I fondi

Siena, dal Ministero oltre mezzo milione di euro per i luoghi di cultura

Risorse per la riqualificazione e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Alla Pinacoteca 355 mila euro. Stanziamenti anche per l’Archivio di Stato e il Museo archeologico di Chiusi

Claudio Coli

28 Ottobre 2025, 07:02

Pinacoteca di Siena

Pinacoteca, arrivano i fondi del Ministero

Anche i musei senesi rientrano tra i più di mille luoghi di cultura, a livello nazionale, selezionati per ricevere preziosi fondi utili per lavori di abbattimento di barriere architettoniche ed ostacoli, per rendere i luoghi di cultura più accessibili e fruibili. Grazie all’attivazione dei fondi Pnrr da parte del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, sono stati stanziati 300 milioni di euro ad oltre un migliaio di luoghi pubblici e privati, non solo musei, ma anche parchi archeologici, archivi, biblioteche e istituti privati. Le risorse sono assegnate per interventi atti a costruire rampe, ascensori o segnaletiche rinnovate, ma anche nuove narrazioni, tecnologie inclusive, percorsi sensoriali, strumenti per la comunicazione accessibile e personale formato ad ascoltare e rispondere alle esigenze di tutti.

Sette le linee d’intervento attivate per migliorare l’accessibilità dall’esterno e all’interno dei siti culturali: dalla rimozione delle barriere fisiche e cognitive all’adeguamento dei percorsi museali con strumenti tattili, visivi e sonori; dall’introduzione di tecnologie per la fruizione autonoma fino all’aggiornamento e potenziamento dei Peba (piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche) e alla formazione continua del personale. Nello specifico, alle strutture della provincia di Siena sono stati destinati complessivamente 565 mila euro, così suddivisi: a Siena, per l’Archivio di Stato, 90 mila euro, per la Chiesa del Santuccio e Cappella del Taja e Santa Maria delle Nevi 10 mila euro ciascuno, poi 340 mila euro alla Pinacoteca Nazionale (più 15 mila per i Peba), e altri 30 mila, 15 mila cadauno per Palazzo Chigi alla Postierla e Villa Brandi. All’infuori di Siena, 60 mila euro per il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi.

Come detto, sono fondi che serviranno per costruire luoghi che non siano soltanto belli da vedere, ma giusti da vivere come spazi di cittadinanza culturale dove nessuno resti ai margini: la Pinacoteca ad esempio, grazie ai fondi ricevuti, ha già fatto partire i lavori per trasformare il museo in un luogo più accessibile, inclusivo e moderno.

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