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Salute

Nuovo contratto sanità, più soldi per 21mila infermieri toscani, D'Ambrosio: "Un punto di partenza"

La posizione del presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Siena

Gennaro Groppa

11 Novembre 2025, 09:03

Francesco D'Ambrosio

Francesco D'Ambrosio, presidente Opi Siena

“Il rinnovo del contratto del comparto sanità è un primo passo in avanti, va inteso come un punto di partenza. Abbiamo cominciato a migliorare qualcosa, ma sappiamo che presto dovremo già iniziare a pensare al nuovo contratto”. È moderatamente soddisfatto Francesco D’Ambrosio, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Siena. Il rinnovo riguarda circa 21 mila infermieri in Toscana, oltre a ostetriche e personale amministrativo. Il contratto collettivo nazionale 2022-2024 è stato firmato da Cisl, Fials, NurSind e Nursing Up, ma non da Cgil e Uil. Prevede un aumento medio mensile lordo di 172 euro per 13 mensilità, un’indennità di pronto soccorso di 90 euro, politiche di age management per affrontare il tema dell’invecchiamento del personale e un’uniformità delle prestazioni aggiuntive. I sindacati però si sono divisi sul testo, e non tutte le sigle hanno firmato l’accordo.

Ogni rinnovo di contratto - ha detto D’Ambrosio - lo accettiamo come un miglioramento della situazione. Lo dico in primo luogo da infermiere, prima che da presidente dell’Ordine: l’auspicio è sempre che ogni rinnovo possa portare a dei cambiamenti positivi per la categoria. Migliorare la qualità del lavoro dei professionisti sanitari significa al contempo realizzare un servizio migliore per i cittadini. Nel contratto ci sono varie novità che andranno poi valutate sul campo. Giudico in maniera positiva l’indennità di pronto soccorso, l’aumento del compenso economico incide favorevolmente ma non basta perché non risolve il problema che è ben noto e che rimane di assoluta attualità. Per fronteggiare questo problema si deve invece lavorare da un punto di vista culturale e sociale. Le violenze subite dagli operatori sanitari non si risolvono purtroppo con discorsi di tipo contrattuale”.

E ancora: “Sul cosiddetto ‘age management’ dico che il lavoro di infermiere dovrebbe essere inquadrato come usurante. Nel nuovo contratto si parla della possibilità di non fare turni notturni se si è superata una certa età: un aspetto positivo”. Non tutte le sigle si sono però trovate d’accordo: “Io ritengo che tutto possa sempre essere migliorabile - conclude D’Ambrosio. - Se non tutti i sindacati hanno firmato si vede che c’era qualcuno che si augurava di poter ottenere anche qualcosa di meglio. Un rinnovo è un passo in avanti, ma si pensi già al prossimo contratto. Questo è un punto di partenza”.

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