Sanità
Antonio Barretta, dg Scotte
Sono quasi 300 i professionisti, tra infermieri e oss, in uscita dall’ospedale le Scotte da qui ai prossimi mesi: una situazione d’emergenza per cui sta cercando contromisure adeguate la direzione dell’azienda ospedaliera, nella persona del dg Antonio Barretta. Il dato è emerso nel corso dell’incontro che si è avuto tra il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Siena, Francesco D’Ambrosio, e il direttore generale. Un confronto richiesto da D’Ambrosio a seguito del recente allarme suscitato dalle annunciate richieste di mobilità dei professionisti (1200 accumulate negli ultimi anni).
Il dg Barretta ha fatto il punto, spiegando che ci sono circa 100 soggetti pronti a salutare l’ospedale tra uscite volontarie e pre-pensionamenti, altri 30 sono legati alla mobilità sociale e 150 a quella del concorso Estar. In totale quindi quasi 300 persone, un numero importante che, se non adeguatamente colmato in tempi ragionevoli, può ingenerare dei problemi organizzativi e operativi. L’ospedale, ben conscio della situazione, sta lavorando per tamponare la situazione, con delle rapide contromisure: ci sono infatti 188 potenziali nuovi infermieri da cui attingere dal vecchio bando dell’ospedale, anche se non è detto che tutti possano accettare la destinazione, ma la novità è che a giorni il policlinico intende bandire un nuovo concorso per assumere ulteriore personale infermieristico e oss.
Francesco D'Ambrosio, Opi Siena
La situazione resta delicata, anche perché permane un problema legato ai salari che negli ospedali universitari sono meno competitivi (da qui la scelta di tanti di partecipare ad altre graduatorie) e c’è una criticità più attuale da affrontare, quella delle difficoltà lavorative per i lavoratori che restano in sotto organico finché la situazione non si andrà a stabilizzare. “Il direttore generale ha illustrato alcuni dati e progetti avviati dall’Azienda – ha aggiunto Opi Siena, – interventi di ammodernamento tecnologico e strutturale, iniziative di benessere organizzativo, stabilizzazioni di infermieri e ulteriori procedure di reclutamento”. “Opi Siena, da parte sua – ancora dall’Ordine – ha richiamato l’attenzione su alcune priorità per la professione: la necessità di rafforzare la coerenza tra la formazione universitaria e l’esperienza di tirocinio, affinché gli studenti possano incontrare modelli professionali avanzati e non ridotti a mansioni”.
“Ci incontreremo di nuovo prossimamente – sottolinea il presidente Opi Siena Francesco D’Ambrosio – per monitorare lo stato delle entrate e delle uscite, il lavoro degli infermieri è fondamentale, senza si paralizza l’ospedale. Già si avverte del disagio per via del gap che si crea con le uscite, si deve lavorare per attrarre professionisti ma anche mantenere in organico chi c’è già. Non è solo una questione economica ma anche di permettere un lavoro più qualificante”.
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