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Agricoltura

Lotta al caporalato in provincia di Siena: su 20 autobus i messaggi di tutela per i lavoratori

Sui mezzi extraurbani comparirà l’S.O.S. Caporalato 800 199 100 per segnalare i fenomeni di sfruttamento lavorativo

Caterina Iannaci

11 Novembre 2025, 16:38

Sos caporalato

Sos caporalato sui mezzi del trasporto pubblico

Prosegue l'azione dei sindacati contro la piaga del caporalato nella provincia di Siena. Da novembre a marzo, 120 pullman extraurbani in tutta la Toscana, di cui 20 nella sola provincia, diventano molto più di semplici mezzi di trasporto: strumenti di informazione e tutela per i lavoratori agricoli. Una campagna di informazione della FAI CISL Toscana che vuole contribuire ad arginare il fenomeno dello sfruttamento, che sta diventando sempre più complesso e si sta progressivamente insinuando all'interno del territorio.

Sui mezzi che ogni giorno attraversano le strade extraurbane compariranno due messaggi: S.O.S. Caporalato 800 199 100, servizio nazionale attivo per segnalare i fenomeni di sfruttamento lavorativo e il numero verde gratuito 800 94 05 34, dedicato all'assistenza sindacale e alla domanda di disoccupazione agricola.

Sui bus sarà presente anche un QR code che rimanda al sito del sindacato FAI CISL Toscana, dove è possibile accedere a tutte le tutele e informazioni contrattuali di settore. "Difendere il lavoro agricolo significa garantire dignità, legalità e diritti concreti a chi opera nei nostri territori. A Siena è stata recentemente costituita la sezione del lavoro agricolo di qualità presso l'INPS, con tutti gli attori previsti del nostro territorio, al fine di promuovere pratiche di lavoro corretto, tutelare i lavoratori e sostenere le aziende che operano nella legalità" sottolinea Gabriele Coppi, Segretario della FAI CISL di Siena.

"Nell'ambito di questa sezione, in sinergia con gli altri sindacati, abbiamo proposto in modo unitario e con forte spirito di coesione la creazione di un albo territoriale, uno strumento pensato affinché le aziende agricole possano selezionare le aziende fornitrici di manodopera virtuose e operare in piena legalità. Sono iniziative concrete per contrastare lo sfruttamento e valorizzare la qualità del lavoro" conclude Coppi.

 

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