Si terrà giovedì 20 a Roma l’incontro decisivo tra l’azienda Pam Panorama e le sigle sindacali per discutere il controverso provvedimento che ha portato all’allontanamento di Fabio Giomi, il 62enne cassiere poggibonsese in servizio a Siena licenziato in tronco nelle scorse settimane dopo essere stato sottoposto al “test del carrello”, nel corso del quale un ispettore ha simulato il furto di prodotti per saggiare la prontezza del lavoratore, che non si sarebbe avveduto dell’occultamento in particolare di alcuni cosmetici.
Ieri era previsto un primo incontro tra i sindacati locali e l’azienda per chiedere la revoca del provvedimento ma il tutto è slittato al 20, quando Cgil-Cisl-Uisl faranno nuovamente istanza di ritirare il licenziamento che tanto scalpore ha suscitato, venendo definito dalla Filcams Cgil come un “atto disumano”. “La mobilitazione prosegue – ha commentato Massimiliano Fabozzi di Filcams – abbiamo rilevato altre sanzioni sempre a seguito del test del carrello in Toscana”.
La questione diventa anche politica intanto, con Avs che è pronta a presentare un’interrogazione parlamentare sull’accaduto: “Una pratica umiliante – attacca - che nulla ha a che vedere con la sicurezza o con una valutazione seria delle competenze, ma che rappresenta invece l’ennesimo segnale di un clima aziendale segnato da abuso di potere e controllo invasivo”.
