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La piaga

In dieci mesi ventisei casi di violenza fisica nel Senese

I numeri allarmanti forniti in occasione del convegno a palazzo pubblico. L’assessore Papi: “Problema radicato”

Vincenzo Battaglia

26 Novembre 2025, 09:18

Convegno Palazzo Pubblico

I relatori del convegno a Palazzo Pubblico

Ventisei casi di violenza fisica, in alcuni casi di estrema gravità, otto di violenza in ambito economico, cinque casi di stalking e sedici casi di violenza sessuale, perlopiù tra le giovani ragazze: sono i dati, relativi ai primi dieci mesi del 2025, sulla violenza di genere sul territorio senese emersi nel corso dell’incontro “Amore o stalking?” organizzato dal Comune di Siena e dall’Associazione Donna Chiama Donna in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. In tutto, al 30 ottobre, sono sessantacinque le richieste totali di aiuto pervenute agli sportelli antiviolenza della provincia di Siena.

“E’ un fenomeno che riguarda il territorio – afferma l’assessore alle pari opportunità del Comune di Siena, Micaela Papi -, strutturale e radicato anche qui. Riguarda non casi estremi o marginali, ma vite comuni, donne di qualsiasi età e ogni provenienza economica e sociale. Il tema dello stalking è spesso sottovalutato. Si tratta di un comportamento che include varie forme di violenza. Bisogna capire quando finisce il sentimento autentico e quando inizia la privazione della libertà dell’altro. E’ importante la rete sul territorio, c’è la necessità di un cambiamento culturale profondo. Il controllo, l’insistenza e la gelosia sono atti persecutori”.

E’ importante promuovere incontri di questo tipo con la cittadinanza: “Credo che – afferma Claudia Bini, di Donna Chiama Donna – sia l’unico modo per contrastare la violenza e prevenire l’escalation che porta ai femminicidi. La violenza è dietro l’angolo, tutte le donne possono essere vittime e tutti gli uomini autori di violenza. Certi comportamenti violenti e puniti legalmente sono però considerati in qualche modo socialmente accettabili, a volte le violenze vengono ricondotte addirittura ad una visione romantica, e questo non va assolutamente bene”.

Anche a livello giudiziario ci sono sempre più denunce: “Negli ultimi lustri sono cambiate le tipologie di reato che arrivano in procura – afferma Andrea Boni, procuratore della Repubblica. – C’è stato un aumento esponenziale, in alcuni anni anche a tre cifre percentuali dei dati sulla violenza di genere. Questo ha comportato per la procura di Siena una modifica del modo di lavorare, con la creazione di gruppi specializzati”. “Gli episodi di violenza di genere che ho valutato personalmente sono tantissimi – afferma la giudice Elsa Iadaresta, – purtroppo la violenza ha un suo percorso e la recidiva è insita nella violenza, per cui i casi si assomigliano tutti purtroppo”.

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