Sanità
Il team delle Scotte ha curato un bambino con una malattia complessa
Complessa malattia polmonare su un giovane paziente identificata e trattata grazie ad una collaborazione interdisciplinare all’ospedale Santa Maria alle Scotte. L’importante risultato è stato conseguito grazie al lavoro di squadra tra Chirurgia Pediatrica, diretta dal professor Francesco Molinaro, Radiologia Interventistica, diretta dal dottor Carmelo Ricci e Chirurgia Toracica, diretta dal professor Piero Paladini, con il contributo del professor Luca Luzzi, insieme al personale della piastra operatoria, agli infermieri e a tutto il team dell’Anestesia e rianimazione perioperatoria e generale, diretta dal dottor Pasquale D’Onofrio, e ai reparti di Pediatria, diretta dal professor Salvatore Grosso, Malattie dell’apparato respiratorio, diretta dalla professoressa Elena Bargagli con il supporto del servizio di broncoscopia e il contributo del dottor Fabrizio Mezzasalma, e Malattie infettive e tropicali diretta dal professor Mario Tumbarello.
Un piccolo paziente di origine straniera, da poco in Italia, è stato inizialmente ricoverato in primavera in Pediatria per una polmonite complessa che ha portato ad un primo intervento chirurgico per risolvere un importante versamento pleurico, effettuato in toracoscopia. Per il sospetto di una malformazione polmonare congenita, come evento scatenante la polmonite, sono stati eseguiti ulteriori esami di approfondimento che hanno evidenziato un sospetto sequestro polmonare intralobare, cioè una malformazione polmonare congenita, rara, caratterizzata da una vascolarizzazione derivante da arterie provenienti direttamente dall’addome. Ad aggravare la situazione, è stata poi individuata un’infezione da parte di parassita, denominato echinococco, probabilmente partita dall’addome e risalita al polmone attraverso la vascolarizzazione propria della malformazione. Tale evenienza è stata riscontrata mediante una TC torace eseguita dall’équipe della Diagnostica per immagini, diretta dalla professoressa Maria Antonietta Mazzei, nella persona della dottoressa Antonella La Piana, che mostrava in maniera precisa le caratteristiche di questa rara condizione.
"In seguito a discussione multidisciplinare del caso - spiega il professor Molinaro - è stato effettuato un intervento chirurgico combinato, lavorando in due sale operatorie con due interventi consequenziali: sono state chiuse le arterie addominali (embolizzazione arteriosa pre-operatoria) e, successivamente, è stata asportata la parte infetta del polmone contenente la malformazione ed il microrganismo in questione. L’intervento combinato è stato eseguito con anestesia generale e successiva ventilazione selettiva, grazie al prezioso lavoro del dottor Salvatore Quarta e dell’intera équipe di anestesia pediatrica. Dopo un breve periodo di osservazione e il risveglio in terapia intensiva perioperatoria e generale, il paziente è stato trasferito in reparto di degenza ordinaria dopo due giorni, seguito scrupolosamente dagli specialisti coinvolti nel caso. È stato poi sottoposto a terapia mirata per infezione parassitaria, in modo da evitare ulteriori ricadute. Il decorso - conclude Molinaro - è stato regolare, con un buon controllo del dolore e una buona ripresa delle condizioni cliniche generali. Il piccolo paziente è stato dimesso a fine ottobre e continua ad essere seguito ambulatorialmente dalla Chirurgia Pediatrica con controlli specifici e risulta in buona salute".
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