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La battaglia

Accorpamenti scolastici, Ali Toscana: “Regione ha fatto la sua parte, ora Governo fermi i tagli”

Il presidente Marrucci: “La Toscana ha già dato, basta colpire i territori e le aree interne: le comunità non sono numeri da mettere in ordine su un foglio Excel”

Caterina Iannaci

03 Dicembre 2025, 18:27

Andrea Marrucci

Andrea Marrucci, presidente di Ali Toscana

“La sospensione degli accorpamenti scolastici decisa dalla Regione è un atto di responsabilità istituzionale e sociale. Ora chiediamo al Governo di rivedere questa politica che tratta le comunità come numeri da mettere in ordine su un foglio Excel”.

A dirlo è Andrea Marrucci, presidente di Ali Toscana – Autonomie locali italiane e sindaco di San Gimignano, commentando la decisione della Regione di sospendere gli accorpamenti scolastici in attesa dell’esito del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro il decreto interministeriale 124/2025.

“Questi accorpamenti colpiscono soprattutto le aree interne e periferiche, allargando ancora, se possibile, il divario che già esiste rispetto ai centri urbani – spiega Marrucci –. Peraltro la popolazione scolastica toscana è più alta di quella stimata dal Ministero, a conferma del fatto che i numeri su cui si basa il taglio delle autonomie non rispecchiano la realtà”.

“Bisogna poi ricordare che sugli accorpamenti scolastici la Toscana ha già dato, perché negli anni ha portato avanti un percorso serio di dimensionamento, anche attraverso la creazione di istituti comprensivi e una riorganizzazione equilibrata della rete scolastica”, sottolinea il presidente di Ali Toscana.

Adesso la palla torna al Governo: si fermi, ascolti i territori e – conclude Marrucci – abbandoni questa idea che le scuole sono composte da numeri e non da persone in carne e ossa”.

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