Addio ad Ace Frehley leggenda dei Kiss

Ace Frehley, il chitarrista che ha acceso le fantasie di milioni di fan con le sue note infuocate e il volto dipinto d’argento, è morto ieri (16 ottobre 2025) a 74 anni, nella sua casa di Morristown, nbel New Jersey. La notizia della sua scomparsa, legata alle conseguenze di una caduta che aveva provocato un’emorragia cerebrale, è stata confermata dalla famiglia con un comunicato toccante, che parla di “una perdita di proporzioni epiche”.

Dai Beatles ai Rolling Stones, fino ad arrivare agli Oasis e ai Green Day: i migliori B-Sides della storia della musica

Frehley non è stato solo un eccellente musicista, ma anche una vera e propria icona visiva e culturale. Cofondatore dei Kiss, tra i gruppi rock più influenti e riconoscibili del XX secolo, ha rivoluzionato non solo il modo di suonare la chitarra ma anche quello di stare su un palco. Perché i Kiss non erano (solo) una band: erano un’esplosione visiva, un’esperienza totale. Il trucco pesante, le armature futuristiche, gli stivali con la zeppa e gli spettacoli pirotecnici sono diventati parte di un’estetica che ha segnato un’epoca e influenzato intere generazioni, ben oltre i confini delle note. Ace era The Spaceman, l’alieno della band, con la sua chitarra che fumava sul palco e assoli elettrici capaci di far tremare le arene. Con lui i Kiss hanno scritto pagine indelebili della storia della musica: da Detroit Rock City a Shock Me (brano scritto e cantato da lui stesso), Frehley ha sempre saputo coniugare tecnica, energia e teatralità. Anche negli anni successivi alla sua uscita dalla band, ha continuato a incidere e a suonare, mantenendo intatta la devozione dei fan. Nonostante i problemi di salute e i momenti difficili, non ha mai perso il legame con quel pubblico che lo ha sempre considerato un’icona.

Oasis, parata di vip ai concerti a Wembley: da Tom Cruise a Dua Lipa per vedere i fratelli Gallagher

La tournee della reunion della band inglese sta riscuotendo un successo storico

La sua morte lascia un vuoto nel cuore di chi ama la musica fatta di sudore, amplificatori e sogni più grandi della vita. Ma come ha scritto la sua famiglia: “La memoria di Ace continuerà a vivere per sempre”. E non potrebbe essere altrimenti per uno che, con una chitarra tra le mani e il volto coperto di stelle, ha fatto sognare il mondo.