Operazione Mediobanca, Mps supera la soglia minima: adesioni al 38,5%

Il rilancio in moneta sull’offerta per il controllo di Mediobanca ha pagato subito il dividendo sperato. La soglia minima, fissata al 35%, è stata superata di slancio. Con il trasferimento delle azioni avvenuto ieri, il totale sale al 38,5%. Cifra che rappresenta un piccolo ma al tempo stesso importante risultato per l’istituto senese, in quanto superare tale sbarramento era ritenuto necessario per l’esito positivo dell’operazione.

Mps rilancia sull’Ops Mediobanca: più cash agli azionisti e meno vincoli sulla soglia

Il cda aumenta il corrispettivo e rinuncia alla soglia del 66,7%. Il valore per azione sale a 16,33 euro, con un premio dell’11,4% sul prezzo di riferimento

Difficile però che l’ad Luigi Lovaglio possa accontentarsi di questo passo in avanti. La proposta avanzata dal cda è un messaggio esplicito a convogliare sotto il tetto di Rocca Salimbeni il maggior numero di adesioni. L’obiettivo perciò adesso è andare oltre il 50% e ottenere così la piena operatività su piazzetta Cuccia, oltre a sostanziosi vantaggi economici.
Non è detto tuttavia che il banchiere abbia smesso di guardare al 66,7% indicato inizialmente, che permetterebbe una sinergia completa tra le due realtà. Soprattutto se i termini dell’offerta dovessero essere riaperti in un secondo momento. Per ora la scadenza per aderire all’opas è fissata a lunedì prossimo.

Nel frattempo è arrivato il giudizio positivo sull’operazione formulato da Deutsche Bank: “A nostro avviso - scrivono gli analisti - la proposta di acquisizione di Mediobanca presenta un valore strategico interessante, diversificando gli utili e accelerando i rendimenti del capitale. L'operazione dovrebbe creare un valore sostanziale sia per gli azionisti di Mps sia per quelli di Mediobanca, nonostante le preoccupazioni ingiustificate del mercato.”