La Festa
Diodoro, trionfo nell'Oca
Diodoro ha scritto una nuova pagina nella storia del Palio, portando a casa (con un tempo stimato di 1 minuto, 13 secondi e 24 centesimi) una vittoria che parla senese e che ha un sapore tutto particolare perché interamente costruita nella famiglia Atzeni. Il sauro classe 2019, infatti, è nato nella scuderia di Castelnuovo Berardenga e la proprietaria è Ilaria Bisconti, moglie del fantino Giovanni Atzeni, detto Tittia. E proprio Tittia, artefice in Piazza come negli allenamenti, ieri sera ha condotto meravigliosamente Diodoro al trionfo.
Castrone sauro con il 29,56% di sangue arabo, figlio di Vintinoe e Attitude, il barbero ha una storia paliesca che inizia pochi anni fa: esordiente, con due presenze alla tratta e cinque prove di notte all'attivo, ha subito mostrato freddezza e dinamicità. Il fisico possente non ha mai cercato riflettori, ma è bastato poco per intuire il suo potenziale. Durante l'inverno Tittia lo ha lavorato con attenzione, portandolo in provincia per metterlo alla prova. A Monticiano, Diodoro era già salito agli onori della cronaca con un buon secondo posto, segnale di una crescita costante.

Le prove hanno poi confermato le aspettative: il cavallo ha impressionato per la lucidità e la capacità di rispondere agli stimoli del fantino. Alla mossa si è mostrato reattivo, mentre al galoppo ha dato prova di fluidità e solidità, assecondato dalle mani esperte di Tittia. Un binomio affiatato, dove la sintonia era evidente. La maturazione è stata rapida e costante, fino a una Carriera affrontata con lucidità e determinazione. Il giorno in più trascorso in stalla, a causa del rinvio della Carriera per pioggia, non ha minimamente scalfito la forma e la concentrazione del barbero.
La vittoria di Diodoro rientra in una ristretta cerchia di grandi barberi: è infatti il trentaseiesimo cavallo a trionfare all'esordio dal dopoguerra a oggi. Un elenco che vede, fra gli ultimi, Benitos nel 2024 e Zio Frac nel luglio 2022, ma anche nomi entrati nella leggenda come Lirio, Salomè de Mores, Danubio, Vittorio, Giove, Zodiach, Berio, Già del Menhir.
Molti avevano colto il feeling tra cavallo e fantino, tanto da considerare Diodoro non più una semplice sorpresa, ma un vero favorito. Anche il nostro borsino lo aveva indicato tra i protagonisti, sostenuto dalle qualità mostrate e dalla perfetta intesa con Tittia. Come lo scorso anno con Benitos, è nato il futuro del Palio.
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