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La Festa

Palio di Siena, dietro il trionfo di Diodoro il grande lavoro della stalla dell'Oca: "Cavallo intelligente, una corsa strepitosa"

Esordio vittorioso per il barbaresco Andrea Cicogna: "Con Tittia rapporto che viene da lontano". Il veterinario: "Qualche problemino all'inizio poi è stato perfetto"

Vincenzo Battaglia

04 Luglio 2025, 09:00

Oca, la stalla

Oca, il trionfo della stalla

Dietro il trionfo dell’Oca e dell’accoppiata Tittia-Diodoro c’è il lavoro instancabile per cinque lunghi giorni della squadra della stalla di Fontebranda. Un successo, dunque, firmato anche dal barbaresco Andrea Cicogna e dal vice barbaresco Matteo Fabiani che hanno svolto un lavoro egregio, contribuendo a regalare la seconda vittoria nel giro di tre anni al popolo dell’Oca.

“Sto alla grande – afferma il barbaresco di Fontebranda Andrea Cicogna. Era il mio primo Palio da barbaresco, sono stati giorni bellissimi. Diodoro doveva imparare tutte le cose nuove essendo un esordiente, aveva bisogno del suo tempo, ma è un cavallo intelligente e ha fatto bene in questi giorni e poi, soprattutto, ha fatto benissimo durante la corsa”.

Ancora una volta Giovanni Atzeni, con la sua esperienza, si è rivelato una carta vincente per l’Oca. Anche perché Diodoro è stato un soggetto allevato e cresciuto da lui, proprio per questo ha deciso di puntare sulla sua vittoria in Piazza nonostante fosse la prima volta che correva: “Tittia sapeva, chiaramente, vita morte e miracoli del cavallo – racconta Andrea Cicogna. Abbiamo un rapporto che viene da lontano con lui. Un super rapporto di super confidenza, ci ha aiutato tanto in questi giorni a far crescere Diodoro”.

Un ruolo importante è stato giocato anche dal veterinario Duccio Pellegrini, dottore con una lunga esperienza nelle stalle, con ben sei Palii vinti alle spalle, uno nella Giraffa e ben sei nell’Oca: “Sono stati giorni pesanti perché è stato un cavallo un po’ difficile da gestire per la nostra stalla – afferma Duccio Pellegrini. Ci ha dato qualche problemino durante questi cinque giorni, però poi però è andata bene, durante la corsa è stato strepitoso, ci speravamo. È stato perfetto. Giovanni me lo aveva detto che era un grande cavallo e che andava fortissimo in tutti i giri, non eravamo preoccupati. Mi aspettavo che se fosse riuscito a partire bene, avrebbe retto fino al terzo giro. Sono diciannove anni che faccio il veterinario nelle stalle, ma è sempre una bella sensazione vincere un Palio. È il sesto che vinco ma è sempre una bella emozione, cambia sempre, non è mai la stessa”.

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