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La Festa

Palio di Siena, per le previsite al Ceppo è già tempo di sfide

Ieri è stato il giorno di Benitos e Diodoro, alla clinica veterinaria sono arrivati Tittia e Scompiglio

Gennaro Groppa

07 Agosto 2025, 12:45

previsite al Ceppo

E’ già tempo di sfide, per cavalli e per fantini. Ieri è stata la prima giornata di previsite alla clinica veterinaria del Ceppo: sono sfilati due dei tre cavalli big a disposizione per comporre il lotto e due dei fantini più attesi. Per quel che riguarda i cavalli, alle 7 è arrivato Benitos: che a luglio non era disponibile per una piccola ferita che non gli ha dato la possibilità di tornare sul tufo dopo il clamoroso trionfo dell’agosto dello scorso anno. Dario Colagè lo ha portato al Ceppo, ha rassicurato sulle sue condizioni e ha detto che Benitos è pronto per tornare a correre il Palio. Inutile nascondere che i ragionamenti dei capitani partiranno dalla scelta delle punte: ce ne sono tre a disposizione, vale a dire Benitos, Diodoro e Anda e Bola. Colagè non vede grandi differenze tra di loro: “Se saranno inseriti tutti e tre nel lotto allora il livello sarà altissimo - sono le sue parole. - Io credo che i tre soggetti siano dello stesso livello. In piazza contano tanto anche la posizione al canape e soprattutto la partenza: se uno di loro va davanti, poi diventa difficile per tutti gli altri superarlo. Diodoro, per esempio, secondo me la prossima volta andrà il doppio rispetto a luglio, quando ancora era incerto e insicuro”.

La sera è arrivato, per l’appunto, Diodoro, insieme a Giovanni Atzeni, il fantino che lo ha fatto crescere e che lo ha anche portato al trionfo, all’esordio del barbero nella conchiglia, in Piazza del Campo.

E’ già partita, come sempre, anche la sfida tra fantini. Tittia pensa già alla possibilità di centrare il dodicesimo trionfo: “Qualsiasi cosa faccio voglio sempre dare il massimo. È la voglia di arrivare, che nasce dal sacrificio fatto negli anni. Ho 40 anni, mi sento un uomo maturo. Ho raggiunto tanti obiettivi, niente mi fa paura, la pressione non l’ho mai sentita”. Mentre Jonatan Bartoletti vuole tornare ad assaporare la gioia del trionfo, che gli manca da un po’: “La soddisfazione di alzare il nerbo è come una droga - ha detto Scompiglio. - Ripensare a quei momenti è ciò che ti fa andare avanti”.

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