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Siena

Palio di Siena. Tittia il predestinato: "La voglia di vincere è sempre la stessa"

Il fantino dopo l'undicesimo successo: "Ho già la mia lista di cavalli. Voglio sempre dare il massimo"

Andrea Bianchi Sugarelli

06 Agosto 2025, 21:19

tittia e diodoro

Alle previsite al Ceppo, Giovanni Atzeni ha fatto capire che non vuole fermarsi. Il fantino dei grandi numeri che potrebbe diventare il più vincente di sempre guarda già alla Carriera di agosto con un solo obiettivo. Un predestinato: “Sono determinato, come a luglio” ha detto.


- Tittia, a proposito di Diodoro, che sensazioni hai avuto? Senti che il cavallo è pronto?
E’ in perfette condizioni. Sia Viso d’Angelo sia Diodoro sono rientrati davvero alla grande, come non mi è mai successo, come se non avessero corso, meglio di come li ho portati.
- Abbiamo visto Benitos in grande forma, ora Diodoro, poi ci sarà Anda e Bola. C’è uno superiore dei tre?
No, non penso. Anche a luglio si sono visti cavalli interessanti che con questi tre possono fare ad agosto un lotto importante. Tutti ci possono fare un Palio alla grande.
- Però c’è chi dice che c’è troppa differenza tra questi tre e gli altri. Sei d’accordo?
Sinceramente, secondo me sia nel lotto in alto sia in quello basso ci sono delle punte che possono fare la differenza. Alla fine, come ha fatto Diodoro, che ha fatto un tempo di 1’13” lasciando tutti a bocca aperta, può sempre venire fuori qualcuno che sorprende.
- C’è anche Canarinu tra i cavalli presenti?
Sì, può entrare nel lotto alla grande, è cresciuto molto, vediamo come si comporta durante le prove di notte e la tratta.
- Hai già in mente una scaletta di cavalli?
Sì, ho le idee chiare. Ho già fatto la mia lista personale.
- C’è Zenis?
Certo, è un cavallo da corsa e può rientrare in tutti i lotti. Ha fatto una grandissima prestazione a luglio.
- E dei debuttanti di luglio? Riprenderesti anche gli altri due?
Sì, sì, si sono comportati benissimo nei quattro giorni. Li ho osservati, perché sono due cavalli che in provincia hanno sempre fatto bene.


- Quindi siamo tutti in attesa…
Sì, vedremo. Poi ci sono le previsite, la tratta, i veterinari… Vediamo chi arriva e chi no, però penso che ci siano tanti cavalli che possono entrare nei dieci.
- Ad agosto ti vedremo nella Tartuca?
E’ un rapporto che viene da lontano, è una possibilità. Arrivo molto libero al Palio di agosto, voglio fare bene, poi sono le situazioni che fanno la differenza.
- Da dove ti arriva questa determinazione?
Quando le cose vanno bene, dicono che sono cattivo, quando vanno male dicono che sono moscio. Ma io mi sento sempre uguale: è la voglia di arrivare, è il mio carattere. Qualsiasi cosa faccio, voglio sempre dare il massimo. È la voglia di arrivare, il sacrificio fatto negli anni e la preparazione che ognuno ha.
- Hai riposato o solo lavoro?
Non mi sono fermato neanche un giorno, non ho voluto abbassare la tensione, voglio tenerla alta fino in fondo. Dopo settembre ad Asti, magari staccherò la spina. Per ora ogni mattina mi sveglio contento, lavoro a mille e tutto il giorno e aspetto il giorno dopo con felicità.


- Quanto influirà la stalla nella scelta della Contrada dove andrai?
Ormai penso che le stalle sono tutte buone, dalla prima all’ultima, non è un fattore che guardo più.
- C’è chi dice che fai fatica ad indossare un giubbetto "pesante"...
Ho 40 anni, mi sento un uomo maturo. Ho raggiunto tanti obiettivi, niente mi fa paura, la pressione non l’ho mai sentita. Anzi, ho sentito più pressione nelle Contrade più piccole, che sono abituate a vincere e vogliono sempre una grande prestazione. La vedo quasi al contrario.

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