Siena
"Adesso più che mai voglio vincere il Palio". Parola di Giosuè Carboni, che poi aggiunge: "Bisogna precisare però che l'unica volta che ho avuto la possibilità di essere davvero competitivo è stato a luglio grazie alla Chiocciola, che mi ha affidato un cavallo da corsa come Tale e Quale. Anche se poi non si è rivelato tale perché era assente da 6 anni e questo lo ha un po' penalizzato. Però almeno sono stato mandato al canape con l'obiettivo massimo, mentre altre volte ho dovuto fare altro, ovvero guardare l'avversaria montando soggetti non tanto competitivi. Stavolta Tale e Quale faceva ben sperare, ma già dalle prove si è visto che non era quello che tutti si ricordavano. I 6 anni si sono visti, andava più piano di altri, ma già aveva fatto capire a Mociano, a Monticiano che non era quello di sempre. Pensavamo di fare di più e di lottare per la vittoria, ma proprio lui non andava".
Quali prospettive ci sono per agosto? "Visto che ho zero titoli, non sono uno di quelli che possono scegliere e proporsi alle dirigenze. Spero di essere tra i 10 al canape e che qualcuno mi dia la possibilità di far bene e puntare al successo. Fermo restando che, se vengo chiamato per tenere a bada la nemica, lo faccio perché faccio il fantino e metto in pratica quello che mi viene chiesto. L'importante è esserci".
Si parla tanto dei big Benitos, Anda e Bola e Diodoro e della loro presenza o meno nel lotto. "Se ci sono - commenta Carburo, - ben vengano. Altrimenti pazienza, il Palio è stato sempre fatto anche senza di loro. Per quanto riguarda i miei soggetti, ho portato alle previsite Chiosa Vince, Diocleziano, Dovizia, Echtelion, Corinne Clar ed Elenico, che è al suo primo anno, quindi non mi aspetto niente ma è giusto che faccia la gavetta. Tutti gli altri sono pronti, possono dire la loro e speriamo che li prendano".
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