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Palio

Il Nicchio riabbraccia capitan Giustarini: "Occasione di restituire alla Contrada quello che mi ha dato”

“Tittia? Per la scelta dei fantini va valutato il quadro complessivo”

Vincenzo Battaglia

23 Novembre 2025, 07:05

Fabio Giustarini

Fabio Giustarini

Nel suo precedente periodo da capitano, durato 9 anni, ha conquistato l’ultima vittoria nella storia del Nicchio e ha fatto debuttare Giovanni Atzeni detto Tittia. Ora nei Pispini si è deciso di affidarsi nuovamente a Fabio Giustarini, che si è insediato ieri. Una figura carismatica che torna a ricoprire il ruolo di condottiero sul Campo, sperando di riportare il Palio, come era riuscito a fare alla fine del secolo scorso.

Che effetto fa tornare a guidare la contrada dopo vent’anni?

"Essere Il capitano del Nicchio è un onore e una responsabilità. Torno a ricoprire questo ruolo con lo stesso spirito di servizio di allora, forse con ancora più consapevolezza. Ogni fase della vita contradaiola ha il suo valore, e per me questa è una nuova occasione per restituire qualcosa alla Contrada".

Lei ha lanciato Tittia. Si aspettava che sarebbe diventato uno dei più grandi fantini di sempre?

"Quando si lavora con un giovane fantino si percepiscono le potenzialità, ma i risultati dipendono da tanti fattori. Con lui c’erano talento, serietà e una grande determinazione. Che poi diventasse uno dei protagonisti del Palio non poteva essere dato per scontato, ma le caratteristiche per fare un percorso importante c’erano".

Si può dire che montarlo sarà il suo obiettivo principale?

"La priorità è sempre fare il bene della Contrada. Le decisioni sui fantini si prendono valutando il quadro complessivo, il contesto e ciò che riteniamo più utile in ogni momento. L’obiettivo è lavorare con equilibrio".

È stato un anno difficile per la Contrada: crede che anche questo abbia influito sulla scelta di una figura con la sua esperienza?

"Il cambiamento dei ruoli fa parte della normale vita della Contrada. Quando si viene chiamati a dare una mano, lo si fa con disponibilità e con l’attenzione che questo impegno richiede, indipendentemente dal momento o dalle circostanze. Conta soprattutto lavorare insieme, con serenità e senso di responsabilità verso il proprio popolo".

Che ricordi ha del Palio dell’agosto 1998?

"È un qualcosa a cui sono molto legato. Quella Carriera rappresenta un periodo importante della mia vita contradaiola, fatto di impegno, partecipazione e relazioni forti. Sono momenti che restano parte del proprio vissuto, al di là del risultato".

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