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Siena

Il vice presidente esecutivo della Commissione Europea Fitto a Pontignano: "Per Europa il tema della difesa è prioritario"

L'ex ministro ha posto il suo focus anche sulla questione della casa e della transizione energetica e digitale

Vincenzo Battaglia

22 Giugno 2025, 08:06

Raffaele Fitto

“Il tema della difesa è una priorità per l’Europa sotto tutti i punti di vista”. E’ stato questo uno dei passaggi più significativi dell’intervenuto, in videocollegamento, del vice presidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto durante il suo in occasione della sesta Conferenza sull’Europa del futuro, la rassegna andata in scena alla Certosa di Pontignano da giovedì fino a ieri.

In un’epoca segnata da tanti conflitti globali, dall’Ucraina fino al Medio Oriente, per Fitto il tema della sicurezza “rappresenta, anche dal punto di vista dell’autonomia strategica dell’Europa, la grande questione sulla quale concentrare gli investimenti e soprattutto migliorare la qualità della spesa pubblica a livello europeo. È un’altra grande sfida, e lo sforzo che abbiamo messo in campo con la revisione del medio termine, con questa dimensione, con questa riorganizzazione, va in questa direzione”.

Ma non c’è la difesa tra le vicissitudini che affliggono il nostro tempo. Secondo l’ex ministro c’è anche quello della casa: “E’ una vera e propria emergenza – ha affermato Fitto - Il 75% dei cittadini europei vivono nelle grandi aree urbane, con una serie di grandi problemi: quello del sovrappopolamento nelle città, dei servizi ad essi collegati, della mobilità, dei trasporti, della casa", ha proseguito. C’è poi la questione delle aree rurali interne lo spopolamento, la mancanza di servizi”.

Importante anche i temi della transizione energetica e digitale: “L’Europa deve proseguire in questo percorso – ha proseguito Fitto -, sapendo che ci sono alcune nuove priorità, sulle quali capisco che il dibattito, alcune volte, ci porta su strati differenti. I fondi della Politica di Coesione e quelli del NextGenerationEu devono interloquire, incrociarsi e, senza ipotizzare lo spostamento completo di una governance sull’altra”.

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