"Due popoli, due Stati". Il Consiglio comunale di Siena ha approvato nella seduta di oggi un ordine del giorno, collegato alla mozione “Per il riconoscimento dello Stato della Palestina, condanna delle violazioni del diritto internazionale e sostegno alla popolazione palestinese” che era stato presentato dal Partito Democratico. Il documento ha ricevuto undici voti favorevoli, tre contrari e nove astenuti dei ventitré consiglieri presenti.
La mozione è stata invece respinta con dodici voti contrari, tre voti favorevoli e nove astenuti dei ventiquattro consiglieri presenti. Respinto anche un emendamento alla mozione con undici voti contrari, tre favorevoli e nove astenuti dei ventitré consiglieri presenti.
“Il Consiglio comunale di Siena impegna il Sindaco e la Giunta – si legge nel testo approvato - a manifestare, in coerenza con la linea del Governo italiano, solidarietà alle vittime civili di entrambe le parti e sostegno alla liberazione immediata degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas; a condannare con fermezza l’attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e ogni atto di terrorismo, anche l’ultimo compiuto il giorno 8 settembre a Gerusalemme Est in cui sono morte sei persone e rimaste ferite altre quindici, riaffermando il diritto di Israele a difendersi nel rispetto del diritto internazionale e del principio di proporzionalità; a ribadire che la strada verso la pace passa unicamente per la soluzione ‘due popoli, due Stati’, da conseguire attraverso negoziati diretti, senza riconoscimenti unilaterali che rischierebbero di indebolire tale prospettiva. Le parti, nel rispetto del diritto internazionale umanitario e della legalità internazionale, debbono giungere all'immediata cessazione dei combattimenti, alla liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, al ripristino delle condizioni che consentano l'assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza”.
Si impegna inoltre “a sollecitare – si legge ancora - la comunità internazionale: a garantire un flusso costante e sicuro di aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza, sotto il coordinamento delle Nazioni Unite, ed evitare un disastro umanitario irreversibile; a proseguire I'attività diplomatica affinché le autorità israeliane autorizzino I'ingresso degli aiuti alimentari e dei beni di prima necessita, evitando l'intermediazione di Hamas, consentendo che arrivino alla popolazione palestinese che soffre da troppo tempo le conseguenze di questa guerra; a valorizzare, in collaborazione con Anci e con i Comuni italiani, iniziative di sensibilizzazione culturale ed educativa sul valore della pace, del dialogo e della lotta al terrorismo; a trasmettere la presente mozione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ai Presidenti delle Camere e al Presidente della Repubblica”.
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