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Politica

Elezioni regionali, dibattito in Confindustria: la sfida delle infrastrutture

Bezzini, Scaramelli, Bondi e Tucci a confronto. Sanità e sicurezza altre questioni chiave

Vincenzo Battaglia

09 Ottobre 2025, 09:04

Elezioni regionali, dibattito in Confindustria: la sfida delle infrastrutture

I candidati senesi al Consiglio regionale in Confindustria

Il dibattito tra i candidati ospitato da Confindustria Toscana Sud ha chiuso in qualche modo la campagna elettorale sul territorio senese. Quando mancano ormai pochi giorni all’apertura delle urne, nella sede di via dei Rossi si sono confrontati il capolista del Partito Democratico Simone Bezzini, il capolista della Casa Riformista Stefano Scaramelli, il capolista di Fratelli d’Italia Enrico Tucci e la capolista di Forza Italia Lorenza Bondi.

“La coalizione che sostiene Giani ha un eccesso di pluralità di voci – ha affermato Lorenza Bondi – che in termini assoluti darà l’impossibilità di governare. Non è la stessa maggioranza che ha governato in questi cinque anni, ha dovuto sottoscrivere i 23 punti del Movimento 5 Stelle, tra cui c’è il reddito di cittadinanza, che è in antitesi rispetto alla platea che produce Pil. Bisogna fare una riflessione, non si può pensare di fare il piano pluriennale di industrializzazione chiesto da Confindustria così. I numeri del comparto non sono eccellenti e sono il frutto di politiche non lungimiranti.”

Pronta la risposta di Stefano Scaramelli sulla composizione della coalizione: “Avremo un assetto simile a quella attuale – ha affermato –. Il Pd sarà il partito di maggioranza e Casa Riformista darà stabilità. Da parte mia credo che la questione delle infrastrutture possa avere meriti e demeriti, ma serve un assessore che realizzi alta velocità. Quando abbiamo voluto far fermare un treno a Chiusi lo abbiamo fatto, perché all’epoca avevo relazioni importanti. Sul Siena-Roma ho portato il progetto, ma va attuato.”

Sostegno alle imprese

Il tema delle infrastrutture è stato il più dibattuto all’interno del confronto, ma non è stato l’unico: “Dobbiamo aggiornare – ha elencato Bezzini – gli strumenti di sostegno all’impresa in relazione a quello che sta succedendo nel mondo. Ci vuole un tagliando alle normative dell’urbanistica, su due elementi: aree produttive e nuove politiche abitative per dare lavoro al mondo delle costruzioni e trovare casa lavoratori. Sulle infrastrutture serve un patto della politica, individuando le priorità tra Regione, territori e Governo nazionale. Tls è una grande risorsa, stiamo lavorando un provvedimento specifico. Ho fatto l’assessore alla sanità e in cinque anni abbiamo mosso investimenti per 300 milioni di euro.”

Tucci non è stato d’accordo con Bezzini sul tema sanità: “La Corte dei Conti – ha affermato il candidato di Fdi – ha detto che il sistema sanitario è insostenibile. Siamo in una situazione pericolosa. Con la mia esperienza da medico credo di poter fare una revisione prima che il sistema vada in default. Sulle infrastrutture scontiamo un deficit decennale, la città si è accorta che, dopo anni in cui i soldi non mancavano, adesso non ci sono più. Serve una ferrovia che in un’ora ci porti a Firenze. Pd e 5 Stelle nel patto di coalizione non danno la priorità alle infrastrutture. Sulla sicurezza serve un Cpr, così se un immigrato clandestino commette un crimine viene spedito lì per poi essere espulso.”

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