Politica
assessore comunale Enrico Tucci
Sicurezza e sanità sono in cima ai pensieri di Enrico Tucci, assessore comunale della Giunta del sindaco Nicoletta Fabio e capolista di Fratelli d’Italia nel collegio di Siena alle elezioni regionali di domenica e lunedì. Tucci spera di fare il “passaggio” da Siena e Firenze e magari, in caso di vittoria di Alessandro Tomasi, di scrivere una pagina di storia del centrodestra toscano.
In campagna elettorale lei ha parlato molto di sicurezza, che è una delega che ha da assessore al Comune di Siena: e ha criticato esponenti del centrosinistra che hanno affrontato lo stesso tema…
"È ovvio che la sicurezza è da sempre un tema della destra, e non lo scopriamo quando ci sono le elezioni, a differenza di qualche esponente del centrosinistra. Le forze dell’ordine stanno mettendo tanto impegno, lo si vede anche a Siena con il lavoro effettuato con la criminalità giovanile. Ma tutto ciò va mantenuto nel tempo, anche chiedendo ulteriore personale al Governo. C’è la necessità di un Cpr (un centro di permanenza per il rimpatrio, ndr), forse anche di due. Nel 2022 Nardella e Giani si dissero d’accordo, per poi cambiare idea".
Lei è un medico e la sanità è un tema centrale anche in questa campagna elettorale.
"La sanità assorbe quattro quinti del bilancio regionale. È il tema dei temi. La sanità toscana è di buona qualità ma, come certificato dalla Corte dei Conti, il sistema è ormai economicamente insostenibile. Serve una profonda revisione, è necessario un impegno importante".
Eppure in sanità si parla sempre di carenza di personale…
"L’opera di revisione deve essere coraggiosa, e non deve certamente basarsi sulle clientele. Si possono raggiungere obiettivi importanti a parità della spesa attuale o anche diminuendola. Deve essere chiaro che le spese eccessive per la sanità ci stanno mangiando tutte le risorse. Non si può continuare come fatto fino a ora".
Il gap infrastrutturale è notevole: cosa può essere fatto nei prossimi anni?
"L’isolamento di Siena non è più tollerabile, la carenza di infrastrutture impedisce lo sviluppo. Sono preoccupato dal fatto che il campo largo del centrosinistra disegna una Toscana immobile. Non vogliono nemmeno la nuova pista di Peretola. E non capisco come si possa dire di no alla possibilità di dotarsi di una struttura come l’aeroporto di Siena che non costa niente, con la motivazione, come dicono dal centrosinistra, che si deve prima pensare a strade e ferrovie. Intanto incassiamo la possibilità di potenziare l’aeroporto: le strade e le ferrovie non le hanno fatte in cinquant’anni".
Cosa la spinge da assessore a Siena a provare questa sfida regionale?
"Mi spinge un’estrema preoccupazione dovuta a due fattori: la condizione della sanità in default, e poi il fatto che il campo largo fa dell’ideologia il proprio faro. Nei 23 punti dell’accordo tra Pd e Cinque Stelle, per fare un esempio, non si cita mai l’intelligenza artificiale. E’ un accordo che non guarda al futuro. Il campo largo del centrosinistra vuole una fotografia, una natura morta, ma i morti alla fine saremo noi. Molti ragazzi ormai lasciano Siena: fino a non molti anni fa questo non accadeva".
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