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Politica

Fratelli d’Italia presenta i candidati senesi e lancia la sfida: “Solo noi possiamo cambiare la Toscana”

Dopo tutti a pranzo con gli operai della Beko: “Il voto utile è per noi. Basta declino, servono sviluppo e concretezza per il territorio”

Andrea Bianchi Sugarelli

06 Settembre 2025, 05:17

Fdi candidati Siena

Elezioni regionali, Fdi presenta i candidati senesi

“Siamo pronti a cambiare la storia della Toscana. Ci piace ribaltare i pronostici come abbiamo fatto passando dall’1% al governo della Nazione. Chiediamo ai senesi e a tutti gli elettori di votare per Tomasi presidente e il simbolo di Fratelli d’Italia. Lo diciamo con grande rispetto ai nostri alleati, ma solo Fratelli d’Italia può eleggere un consigliere: il voto utile siamo noi. Sarebbe una storica prima volta, così come avere un assessore della provincia di centrodestra che farebbe gli interessi del territorio portando risultati concreti, non come quelli visti finora con il centrosinistra”.

Parole cariche di entusiasmo e determinazione quelle dei deputati di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli e Francesco Michelotti che ieri hanno presentato in Piazza del Campo i sei candidati senesi che correranno con il simbolo del partito di Giorgia Meloni alle prossime elezioni regionali in Toscana.

Le voci dei candidati: territorio e rinnovamento

La squadra è composta da tre donne e tre uomini, guidati dal capolista Enrico Tucci, assessore al Comune di Siena, che ha definito la tornata elettorale del 12 e 13 ottobre come “la madre di tutte le battaglie”. “La Toscana - ha detto il capolista di FdI - è uno snodo fondamentale, uno spartiacque tra due visioni opposte: da una parte il declino con il reddito di cittadinanza del Pd e del Movimento 5 Stelle, dall’altra lo sviluppo fondato su investimenti, infrastrutture, una migliore gestione delle tasse e una sanità efficiente”.

Accanto a Tucci anche Linda Coppi, nata ad Abbadia San Salvatore e residente in Valdorcia (“il mio impegno per il nostro territorio, per la Toscana e per il partito”); Carolina Roselli, imprenditrice e storica militante della destra senese proveniente da Poggibonsi (“il territorio della Valdelsa viene ricordato solo quando fa comodo”); Barbara Stori, commerciante e residente nel comune di Sovicille (“una sfida importante e difficile con l’obiettivo di rivalorizzare i piccoli borghi”); Andrea Marchetti, ex sindaco di Chianciano Terme, che intende “portare Siena e il territorio al centro della politica regionale, partendo dalla sanità e ponendo attenzione anche al tema delle acque”; e infine Fabio Papini, consigliere di opposizione di lungo corso a Buonconvento (“nel programma di Tomasi c’è il rinnovamento per una svolta decisiva”).

Donzelli e Michelotti: concretezza e attacco al centrosinistra

Durante la presentazione, Donzelli ha sottolineato l’alternativa di governo che Fratelli d’Italia intende rappresentare in Toscana: "I cittadini hanno capito che la favola del pericolo fascista è falsa. Giani c’era già nel 1990 ai tempi dei Mondiali, quelli delle notti magiche. Ecco non è più il tempo di fare politica con i fax. Serve creare e modernizzare, siamo nell’epoca dell’intelligenza artificiale e di far correre chi produce economia. Se nei decenni scorsi avessimo puntato sul reddito di cittadinanza, non avremmo questo meraviglioso territorio senese. Vergogna – ha urlato Donzelli – aumentare le tasse in Toscana per sostenere un carrozzone sanitario che ha accumulato 2 miliardi di debito. Noi siamo il buon senso: per questo votate Fratelli d’Italia e Tomasi, per stare dentro le innovazioni tecnologiche e al passo coi tempi. E vi promettiamo inoltre che con il governo Meloni porteremo avanti i decreti sicurezza, la difesa dei confini dall’immigrazione irregolare e la riforma della giustizia".

Michelotti, dal canto suo, ha invece posto l’accento sulle sfide economiche della Toscana e in particolare di Siena: "Vogliamo toglierci la soddisfazione di vincere nella nostra regione. Mentre a sinistra regna la confusione tra chi applaude Giani e chi critica il Movimento 5 Stelle, da noi invece c’è chiarezza e coerenza. Noi siamo il partito di governo che le cose le fa e non chiacchiera come dimostrano Beko e Mps. Gli elettori – ha detto ancora il deputato senese – non devono dimenticare che questa è la provincia che ha eletto Bezzini, il quale è diventato assessore alla sanità e ha fatto un disastro. Oggi si gioca una candidatura che è politicamente sconfessata; se Bezzini avesse fatto bene, avrebbe avuto un posto nel listino. È la prova della sconfitta di quella politica. In questa provincia solo Fratelli d’Italia ha reali possibilità di eleggere un consigliere, il voto utile è per noi".

L’incontro con gli operai Beko

Dopo la presentazione in Piazza del Campo, Donzelli e Michelotti si sono spostati allo stabilimento Beko dove sono stati accolti dagli applausi di una cinquantina di operai in lotta e da rappresentanti sindacali della Cisl e della Uil: “Non sono qui per fare discorsi al vento – ha esordito Donzelli – ma per affrontare questioni concrete. Grazie al lavoro congiunto delle istituzioni, del governo e del Comune, lo stabilimento è tornato appetibile dal punto di vista industriale. Fino a poco tempo fa l’immobile stesso rappresentava un limite, oggi quel problema non esiste più. La politica ha fatto la sua parte, ora deve lasciare spazio al mercato. Se lo Stato si sostituisse direttamente con soluzioni temporanee, la prospettiva non avrebbe futuro”.

Donzelli ha poi glissato sulle voci di ipotetici accordi con Leonardo: “Non bisogna alimentare voci che potrebbero essere controproducenti: che io sappia non esiste alcuna trattativa con Leonardo. Diffondere queste notizie rischia solo di scoraggiare altri imprenditori interessati, spingendoli a valutare soluzioni alternative all’estero o in altre regioni”.

Donzelli ha sottolineato anche l’importanza di percorsi di riqualificazione per chi lavora in settori in difficoltà: “Chi ha sempre prodotto congelatori potrà avere difficoltà a reinventarsi, ma proprio qui lo Stato può intervenire offrendo percorsi di formazione e riqualificazione. Se un privato investitore chiede garanzie su una manodopera preparata, allora sì che la politica deve intervenire. Non spetta invece alla politica ‘giocare al Monopoli’ con le aziende, come purtroppo è accaduto in passato”.

Il braccio destro di Giorgia Meloni ha concluso esaltando le risorse umane del territorio: “Oltre agli spazi industriali, questo territorio offre lavoratori motivati, competenti e pronti a impegnarsi. È una risorsa decisiva per qualsiasi investitore. La vostra mobilitazione, cari lavoratori, ha già spinto la politica a muoversi con maggiore determinazione: senza di voi non sarebbe stato lo stesso. ‘L’Italia non può ridursi a turismo e servizi – ha terminato Donzelli –. Dobbiamo difendere con forza il nostro settore manifatturiero. I nostri nonni hanno costruito una Nazione industriale, dobbiamo continuare su quella strada. Senza manifattura rischiamo di perdere peso nell’economia globale. La battaglia non finirà finché ogni lavoratore non avrà una prospettiva occupazionale chiara. Voi siete una risorsa preziosa per la trattativa e per il futuro dello stabilimento’.”

Michelotti ha infine ricordato: “Per quanto riguarda gli impegni, con Beko abbiamo rispettato i lavoratori senza fare speculazioni politiche. Oggi si parla molto di Leonardo, ma non c’è alcun riscontro concreto; è solo un’ipotesi, e il netto no ideologico a certe ipotesi da parte di Giani e di alcuni partiti dice molto sulle priorità della sinistra. La stessa sinistra che voleva fare sciacallaggio sui lavoratori”.

Obiettivo: una svolta storica per Siena

La reazione degli operai Beko è stata calorosa: molti hanno applaudito, sottolineando a loro volta che “continueremo a lottare e non ci fermeremo. Il supporto del governo Meloni è stato fondamentale. Quando abbiamo iniziato questa lotta, non avremmo mai pensato che si potesse arrivare a una speranza concreta, ma ci siamo dovuti ricredere”.

La campagna elettorale di Fratelli d’Italia a Siena parte con una squadra di candidati che punta a rappresentare concretamente il territorio senese e a rompere con decenni di predominio del centrosinistra. L’obiettivo è chiaro: eleggere per la prima volta un consigliere regionale senese di destra, ma soprattutto credere nella vittoria ed avere un assessore della provincia di centrodestra, capace di portare risultati tangibili per la comunità. Con la guida di Tomasi e lo slancio di una coalizione motivata, Fratelli d’Italia vuole essere protagonista di un cambiamento reale e duraturo in Toscana.

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