Politica
Simone Bezzini
“Sono a disposizione di Giani e del partito per continuare a fare l’assessore alla Sanità e proseguire il lavoro svolto: negli ultimi anni la Toscana è stata ai vertici nazionali per quanto riguarda la garanzia dei servizi assistenziali”. C’è orgoglio e determinazione nelle parole di Simone Bezzini, assessore regionale uscente alla sanità della giunta Giani e capolista senese del Pd alla tornata del 12-13 ottobre. Cinque anni fa l’ex presidente della Provincia di Siena fece il pieno di preferenze e spera ora di potersi ripetere, dopo un intenso e quinquennio di lavoro nell’assessorato più complesso, retto, a inizio mandato, nel delicato periodo della pandemia Covid.
La ricandidatura è stata un po’ “chiacchierata”, ci sono stati dei dubbi?
"È stata frutto del sostegno unitario del Pd, e in questa campagna elettorale sto trovando conferma: percepisco il sostegno e l’incoraggiamento dei cittadini per la dedizione e l’impegno che ho profuso negli ultimi anni".
Continuerebbe il lavoro da assessore alla sanità?
"Sono a disposizione, nel caso, per poter andare avanti nel percorso finora svolto, ovviamente la decisione spetta a Giani e al partito. La mia esperienza di assessore è coincisa con la fase più difficile vissuta dal sistema, ma abbiamo retto garantendone la tenuta. La sanità toscana è ai vertici nazionali per la garanzia dei servizi assistenziali".
Si può fare comunque di più?
"Certamente, ma per far sì che questo avvenga la Toscana porsi capofila di una battaglia col governo per avere più fondi. Vanno implementate le strutture territoriali, entro il 2026 nella regione saranno operative 100 case di comunità e 25 ospedali di comunità. E a Siena vanno messi a terra i 300 milioni a disposizione del territorio per l’ospedale le Scotte e le altre strutture territoriali Asl".
Sul tema infrastrutture Bezzini come la pensa?
"Dobbiamo rilanciare una vertenza col Governo avendo chiari due obiettivi, il primo quello della variante della Cassia, il secondo legato alle ferrovie. I lavori di raddoppio del tratto Empoli-Granaiolo verso Firenze sono un passo ma servono anche più treni da Chiusi verso Roma".
Un rinnovato aeroporto di Ampugnano può essere una risorsa?
"Su questo progetto la penso esattamente come il sindaco di Sovicille Gugliotti: è una scelta calata dall’alto, è grave che non se ne sia parlato prima con gli amministratori e la popolazione".
Caro affitti, crisi del commercio e centro storico: cosa può fare Siena per rilanciarsi?
"Vanno sostenute con ogni mezzo le Università, sia l’Università degli Studi di Siena che Università per Stranieri. Andrebbe convocato rapidamente un tavolo fra gli atenei e tutti gli enti coinvolti per lavorare a formule utili a potenziare l’accoglienza degli studenti italiani e stranieri, garantendo accesso allo studio, alla casa e trasporti. L’aumento degli studenti sarebbe linfa vitale per la città e per l’economia, e contrasterebbe il problema del calo demografico".
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy