Politica
Simone Bezzini
All’orizzonte c’è una data fissata da Eugenio Giani. Entro il 10 novembre la giunta regionale deve essere pronta. Un puzzle composto da otto tessere, più il presidente del Consiglio regionale e un sottosegretario. Partita aperta, che però al momento vede il nome di Simone Bezzini muoversi nelle seconde file. Ostacolato verso la conferma come assessore (non è semplice in ogni caso riavere la Sanità) dalle logiche che regnano nella segreteria regionale del Pd. Già restia a candidarlo come consigliere, salvo poi cedere a pressioni dello stesso presidente Giani e delle correnti romani. Le ancore che anche a questo giro potrebbero salvarlo, e di conseguenza offrire a Siena e provincia un proprio rappresentante in giunta.
Più facile a dirsi che a farsi, perché nel braccio di ferro tra riformisti e blocco schleiniano, qualcuno rischia di rimanere con il cerino in mano. Bezzini, spinto nelle ultime ore dai dem senesi, potrebbe essere uno di questi, ma in generale tutto il sud della Toscana non sembra nelle condizioni migliori. Nello scenario peggiore si ritroverebbe con un unico alfiere di zona, Leonardo Marras. Con grande rammarico di Arezzo, che per la seconda legislatura consecutiva resterebbe senza assessori. In questo caso il nome in campo è quello di Filippo Boni, vicesindaco di Cavriglia (in Consiglio entrerebbe così la sindaco di Lucignano Roberta Casini).
In un gioco di pesi e contrappesi, da calcolare sull’intero territorio regionale, è chiaro che tre assessori per tre province non risulti strada praticabile. Perciò, in una logica di rotazione, con Marras punto fermo, ci rimetterebbe Siena.
In alternativa, Giani potrebbe adottare un piano B, che consentirebbe di non sacrificare Bezzini, affidandogli l’incarico di sottosegretario. Segno di riconoscenza per il lavoro fatto negli ultimi cinque anni, tra Covid, liste di attesa e conti da far tornare.
Materie che adesso, scartata l’ipotesi di un tecnico, potrebbe essere gestite da Monia Monni. Al suo fianco in rialzo le quotazioni di Alessandra Nardini, che sarebbe così confermata, e dell’ex sindaco di Empoli Brenda Barnini. La squadra sarà poi completata da un rappresentante a testa di Avs, M5S e Casa Riformista.
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