Calcio
Mister Bellazzini
Fischio d’inizio per il Girone E di Serie D. Domani alle ore 15, allo stadio Artemio Franchi, la Robur farà il suo esordio in campionato ospitando il Tau Altopascio. Una partita che segnerà a tutti gli effetti l’inizio del nuovo corso bianconero, con la proprietà svedese sugli spalti, Bellazzini (che sarà squalificato) e Lelli in panchina e una squadra giovane e totalmente rinnovata in campo. Per il Siena sarà importante partire con il piede giusto in un torneo che, un po’ come nella passata stagione, presenta una favorita indiscussa e poi un gruppo abbastanza folto di compagini che possono ambire a far bene e a essere la rilevazione della stagione.
La candidata numero uno alla promozione è ovviamente il Grosseto, un club che in estate ha fatto acquisti importanti, degni della Serie C, come per esempio l’ex Robur Disanto, oltre a mettere sotto contratto per la panchina un vincente assoluto come Paolo Indiani, reduce da un campionato stravinto (con annesso scudetto di categoria) a Livorno. Sulla carta l’unica formazione che sembra poter impensierire i maremmani è il Prato. I lanieri sono stati inseriti un po’ a sorpresa nel girone E, presentano una rosa molto valida e come allenatore hanno Simone Venturi, reduce da due campionati di Serie D giocati sempre al vertice. Alle spalle di Grosseto e Prato ci sono tutte quelle squadre che, almeno ai nastri di partenza, dovrebbero lottare per conquistare un posto ai playoff (che però sono inutili o quasi ai fini della promozione) e tra queste c’è anche il Siena, insieme al Foligno, al Seravezza e allo stesso Tau Altopascio.
Da tenere d’occhio anche squadre come Poggibonsi, Montevarchi, Orvietana, Ghiviborgo e Follonica Gavorrano, che ha sete di rivalsa dopo la clamorosa retrocessione (e il successivo ripescaggio) dell’anno scorso. Sono un po’ più dietro nella griglia di partenza il San Donato Tavarnelle, il Terranuova Traiana e il Trestina, mentre la lotta salvezza dovrebbe veder protagonisti lo Scandicci, il Camaiore, il Cannara e il Sansepolcro. Anche se, si sa, la Serie D è davvero il campionato dove tutto può accadere.
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