Il dolore
Matteo Barone, la giovane vittima
È ancora grande lo sgomento per la morte di Matteo Barone, investito e ucciso mentre attraversava le strisce pedonali a Milano. Il ragazzo, 26 anni, si era trasferito nel capoluogo quando era un bambino insieme ai genitori. Era però nato a Poggibonsi, perciò quando la notizia si è diffusa, anche in Valdelsa, è sceso un velo di dolore, misto a rabbia. Scaturita da una morte causata da chi non avrebbe dovuto guidare.
Un poliziotto fuori servizio, che poi è risultato positivo all’alcol test e ora è accusato di omicidio stradale. Secondo quanto scrive La Repubblica, il poliziotto era sotto sorveglianza da due anni per abuso di alcolici: ogni sei mesi, negli ultimi due anni, si è sottoposto a analisi periodiche per dimostrare di aver superato i suoi problemi con l'alcol. Sul terreno resta però una giovane vittima e il vuoto incolmabile dei famigliari per un ragazzo ben voluto da tutti e che adesso sognava di avere un futuro nella musica. «Siamo distrutti», ha raccontato la zia a Fanpage, mentre sostava davanti al luogo dove il nipote è stato ucciso.
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