Siena
Al di là del colore politico, se c’è un punto su cui le istituzioni sono d’accordo è la necessità di andare avanti, perché la partita non è ancora vinta.
“La chiusura della vertenza non conclude questo importante percorso. La firma di questo protocollo, così come il risultato del referendum fra i lavoratori di venerdì scorso, sono infatti i primi importanti passi che ci consentono di concentrarci adesso sull’obiettivo più importante da raggiungere: dare nuova vita allo stabilimento con la re industrializzazione del sito, guardando al presente, ma anche al futuro per i lavoratori di oggi e di domani - ha detto il sindaco Nicoletta Fabio -. La strada intrapresa ora va portata avanti con l’appoggio di tutte le istituzioni del territorio, in modo da mantenere a Siena un polo industriale con relativo interesse occupazionale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda si è espressa Agnese Carletti, presidente della Provincia: “Come fatto fino ad oggi e nel rispetto delle sue competenze, continueremo a fare la nostra parte, vigilando sull’attuazione dell’accordo e soprattutto sul processo di reindustrializzazione favorendo, attraverso lo strumento del tavolo di coordinamento, eventuali interlocuzioni con soggetti che dovessero mostrarsi interessati ad investire sul territorio”.
Pensiero ribadito anche da Francesco Michelotti, deputato di Fratelli d’Italia: “Continueremo a lavorare perseguendo la stessa intesa nel percorso che porterà alla reindustrializzazione del sito produttivo di Beko a Siena, mantenendo un’ottica virtuosa di collaborazione e di costruzione che ha portato agli ottimi risultati cui stiamo assistendo. Beko non è solo un presente che, fino a pochi mesi fa, sembrava compromesso, ma è anche e soprattutto il futuro per i lavoratori e l’economia del nostro territorio”.
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