Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

SIENA

E’ definitivo l’accordo sulla vertenza Beko

Per il sito di viale Toselli garantito l’impegno alla reindustrializzazione. Sindacati soddisfatti: “Ora avanti”

Aldo Tani

14 Aprile 2025, 21:22

Il simbolo

Il ministro Adolfo Urso con la pettorina simbolo della vertenza di Siena

Siena guarda avanti dopo mesi di incertezza: la vertenza Beko si è ufficialmente chiusa con la firma dell’accordo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, segnando un punto di svolta per l’ultimo sito industriale della città. L’intesa, raggiunta dopo una lunga trattativa tra azienda, sindacati e istituzioni, mette in sicurezza il presente dei lavoratori e apre la strada a una nuova fase di rilancio produttivo.

Il gruppo turco Beko cesserà la produzione nello stabilimento di viale Toselli entro la fine dell’anno, ma la mobilitazione di sindacati e lavoratori ha permesso di evitare licenziamenti: tutti i dipendenti saranno tutelati con incentivi all’esodo volontario fino al 2025 e la cassa integrazione garantita fino al 2027. “A Siena sarà avviato a un percorso di reindustrializzazione, non ci saranno licenziamenti, ma eventualmente in qualche caso uscite volontarie incentivate", ha detto il ministro Adolfo Urso.
Il futuro dello stabilimento passa ora nelle mani di Invitalia e del Comune di Siena, che hanno sottoscritto l’intesa per l’acquisizione dei capannoni: una tappa chiave per favorire l’arrivo di nuovi investitori e la riconversione industriale del sito. L’advisor Sernet è già al lavoro per individuare opportunità di rilancio.


Soddisfazione è stata espressa anche dai rappresentanti sindacali, che sottolineano come la lotta dei lavoratori abbia permesso di salvaguardare i posti di lavoro e di avviare un percorso di reindustrializzazione. “Il primo tempo di questa partita importante ce lo siamo aggiudicati. Ci aspetta il secondo tempo, forse quello decisivo per vincere la partita finale”, ha commentato Daniela Miniero della Fiom Cgil. “Da domani inizia un altro percorso che ci vedrà in pista, perché vogliamo raggiungere l’obiettivo della vera stabilizzazione nel nostro territorio”, ha aggiunto Massimo Martini della Uilm.
Anche il sottosegretario al Mimit, Fausta Bergamotto, ha evidenziato come l’accordo rappresenti una soluzione positiva: “Gli esuberi sono scesi sotto quota 1.000, non c’è la chiusura di nessuno stabilimento, perché Comunanza rimane in piedi e su Siena avvieremo una reindustrializzazione”.
Per Siena, dunque, si apre una nuova fase: la città può finalmente voltare pagina, con la consapevolezza che la sfida più importante sarà quella di scrivere il proprio futuro industriale, puntando su investimenti, innovazione e tutela dell’occupazione. E per questo motivo sia il sindaco Nicoletta Fabio che la presidente della Provincia Agnese Carletti hanno evidenziato l’importanza di chiudere il cerchio.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie