Siena
lavoratori Beko da Papa Francesco
Simone Martini ha la voce rotta dall’emozione. “Sono venuto a conoscenza della notizia dalla radio. E sono scoppiato a piangere. Sono tremendamente dispiaciuto e addolorato”. Martini è il dipendente senese della Beko che lo scorso 7 dicembre ebbe la possibilità di incontrare Papa Francesco. Il Pontefice decise di dare vita a un incontro con i lavoratori della multinazionale turca che stavano vivendo giorni molto complicati. L’incontro fu agevolato e venne reso possibile dal cardinale Augusto Paolo Lojudice. Quel che sembrava molto difficile si realizzò. Fu un altro momento ed episodio che dimostrò l’umanità di Papa Francesco, un Pontefice che ha sempre prestato tanta attenzione alle persone in difficoltà. Così fu anche in quella circostanza. Nella riunione in Vaticano il Santo Padre pose molte domande ai lavoratori, per comprendere pienamente le loro problematiche. Si mostrò vicino ai lavoratori, si appuntò alcune cose nel suo taccuino durante la riunione. E il giorno dopo, affacciandosi dalla sua finestra in Piazza San Pietro per l’Angelus, ricordò i dipendenti di Beko e le loro difficoltà. La vertenza era arrivata fino in Vaticano, fino al Santo Padre, che dimostrò di avere a cuore anche questa vicenda.
Dice adesso Simone Martini: “Papa Francesco è stato il Papa di tutti, il Pontefice degli ultimi - sono le sue parole. - Quello che ha avuto con noi è stato un incontro vero, non una pubblicità. Durante la riunione ha sentito l’esigenza di doversi appuntare qualcosa, ha scritto qualcosa di suo pugno e il giorno seguente ci ha citati nel suo discorso all’Angelus. Non posso che avere un ricordo meraviglioso di lui”.
La forza delle sue parole fu dirompente. Un Papa entrava in una vertenza lavorativa e occupazionale, chiedendo giustizia per i dipendenti del gruppo. Aprì le porte del Vaticano ai lavoratori. “E’ stato un momento molto emozionante - dice Simone Martini - che ricorderemo per tutta la vita. Papa Francesco ha espresso costantemente una forte voglia di pace, e questo messaggio lo ha trasmesso costantemente e fino agli ultimi giorni della sua vita”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy