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Abbadia San Salvatore

Fabio Mazzieri: "Che emozione nel momento dell'incontro con Papa Francesco"

In Piazza San Pietro nel dicembre 2013

Mariella Baccheschi

25 Aprile 2025, 21:52

Fabio Mazzieri

“Voglio ricordarti così, in uno dei giorni più emozionanti della mia vita”. E seguono tre piccoli cuori rossi. Una immagine struggente quella pubblicata su Fb, che ritrae Papa Francesco e Fabio Mazzieri, che si guardano negli occhi e sorridono, mentre il pontefice, proteso verso di lui, lo benedice sulla fronte e stanno per scambiare qualche parola. E anche molto bella la seconda foto, in cui i due protagonisti si parlano e si sorridono, sotto lo sguardo compiaciuto di mamma Adelina, che è divenuta un quadro appeso alla parete di casa. Fabio si era recato a Roma accompagnato dalla mamma in occasione della udienza papale del mercoledì. Era il 18 dicembre 2013, il giorno dopo il compleanno del Papa, nato il 17 dicembre 1936 e appena dopo nove mesi di pontificato, essendo stato eletto il 13 marzo 2013. Era una giornata invernale, serena, ma gelida.

“Dopo l’udienza, il Papa venne sul sagrato a salutare tutti i disabili - racconta Fabio -. Mi ha stretto la mano e ha pronunciato la sua frase canonica: prega per me. E anche io gli ho chiesto di pregare per me”. E prosegue: “Anche ora se ripenso a quel momento, mi emoziono”. Fabio è uomo di fede e ha trovato in questo pontefice un punto solido di riferimento. “Questo pontefice mi è molto piaciuto. C’era ancora molto bisogno di lui, per i fedeli e per la chiesa stessa. Quando l’ho visto in televisione per Pasqua, nel momento della benedizione Urbi et Orbi, mi è sembrato molto sofferente e affaticato e ho temuto per la sua vita. Ho pensato che non sarebbe sopravvissuto a lungo. Mi ha molto colpito la notizia che Bergoglio, prima di entrare in coma, ha ringraziato il suo infermiere personale Massimiliano Strappetti per averlo portato in piazza San Pietro a salutare i fedeli. Un ultimo giro in papamobile in mezzo alla gente, il suo ultimo bagno di folla. Mi ha ricordato molto il Papa Giovanni Paolo II, il Papa polacco, molto benvoluto, soprattutto dai giovani”.

Anche il fatto di essere morto il lunedì dell’Angelo ha un valore molto importante per i credenti. “Chi muore in questi giorni è una persona santa” è una credenza popolare. Dopo i funerali e i giorni di lutto per la morte di Papa Francesco il Vaticano va verso il Conclave, per scegliere il nuovo Pontefice. “Io tifo per il cardinale Augusto Paolo Lojudice, il nostro vescovo, che è venuto a pranzo a casa mia. La mia famiglia parteggia per lui”. E conclude: “Aspetto l’elezione del nuovo Papa per andare a trovarlo a Roma”.

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