Siena
La firma dell’accordo preliminare per l’acquisto dello stabilimento Beko di Siena segna una tappa fondamentale per il rilancio produttivo del sito. Sarà una società mista, costituita tra Comune di Siena e Invitalia, a gestire la riqualificazione e la reindustrializzazione dell’area: “Un accordo importante che getta basi solide per la reindustrializzazione, frutto di una trattativa trasparente e aderente alla perizia indipendente sull’immobile”, sottolinea il vicesindaco e assessore all’urbanistica Michele Capitani. “Invitalia conferirà l’immobile, il Comune parteciperà con il 20% del capitale. L’atto di indirizzo sarà discusso in Giunta il 29 luglio. La società si occuperà di gestione, sviluppo, valorizzazione e promozione di nuove attività produttive, con l’obiettivo di garantire la tutela occupazionale e l’efficienza energetica, attingendo anche a risorse pubbliche e private”.
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha ribadito: “Il passaggio di proprietà offre condizioni per la reindustrializzazione e speranza ai lavoratori. La vertenza si chiuderà solo con il ritorno della piena operatività”.
Il deputato senese Francesco Michelotti (FdI), rivendica il ruolo del Governo Meloni: “L’accordo sottoscritto da Invitalia rappresenta un passo concreto che apre una pagina nuova per il territorio. La serietà e l’efficienza si dimostrano nei fatti; altri hanno preferito le parole. Ringrazio il ministro Urso per la determinazione mostrata su una questione così delicata. Questa operazione strategica, unita all’estensione della cassa integrazione, dà garanzie ai lavoratori e nuove prospettive di reindustrializzazione”.
Soddisfazione anche dal sindaco Nicoletta Fabio, che evidenzia il lavoro di squadra svolto tra Comune, Invitalia, Mimit e sindacati, “per tutelare il futuro produttivo dello stabilimento e restituire prospettive concrete ai lavoratori”.
Sul fronte delle polemiche, Capitani attacca l’opposizione: “Il Pd ha recitato un monologo invece di cercare un vero dialogo. Mentre loro discutevano, la Giunta Fabio ha risolto con pragmatismo una situazione complessa, puntando a una vera rigenerazione urbana e industriale”.
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