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Siena

Sanità, inaugurato il nuovo acceleratore lineare alla Radioterapia delle Scotte

E' uno strumento tecnologicamente avanzato che potenzia la capacità di offrire trattamenti oncologici di alta precisione

Caterina Iannaci

07 Agosto 2025, 12:19

Scotte acceleratore lineare

Importante innovazione tecnologica all’Azienda ospedaliero-universitaria senese. È stato inaugurato il nuovo acceleratore lineare, installato nella Radioterapia dell’ospedale Santa Maria alle Scotte, diretta dal professor Paolo Tini, all’interno del Dipartimento Oncologico, diretto dal professor Michele Maio. Si tratta di uno strumento tecnologicamente avanzato che ha significativamente potenziato la capacità di offrire trattamenti oncologici di alta precisione. L'investimento per l'acquisto dell'acceleratore e delle ulteriori tecnologie accessorie necessarie per il suo funzionamento, compresi i lavori, è stato pari a 2,9 milioni complessivi, di cui 2,1 milioni circa finanziati con risorse Pnrr e 0,8 milioni finanziati con risorse regionali.

All’inaugurazione hanno partecipato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, insieme all’assessore regionale al Diritto alla Salute, Simone Bezzini, con la direzione aziendale, i professionisti e le altre autorità e associazioni presenti tra cui il rettore dell’Università di Siena, Roberto Di Pietra; Giuseppe Gugliotti e Lorenzo Baragatti, rispettivamente presidente e direttore della Società della Salute; la consigliera regionale Anna Paris e Dafne Rossi, coordinatrice del Comitato di partecipazione dell’Aou Senese.

"Un sistema sanitario pubblico e a vocazione universalistica per rispondere al meglio ai bisogni di salute dei cittadini deve investire sulle persone, sulle strutture e sulla tecnologia diagnostica avanzata – sottolinea il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani -. La sanità pubblica che vogliamo è una sanità di qualità e di avanguardia ed è quello che stiamo facendo in Toscana e all’Ospedale Le Scotte. Servono investimenti costanti del tempo e per questo chiediamo al governo di non diminuire ed anzi di accrescere le risorse messe a disposizione del servizio sanitario. Con il nuovo acceleratore la radio terapia dell’Aous potrà superare la quota annuale di 700 trattamenti effettuati lo scorso anno".

"Cinque anni fa – aggiunge Simone Bezzini, assessore regionale al Diritto alla Salute - abbiamo presentato un piano di riqualificazione strutturale e tecnologica dell’Azienda ospedaliero-universitaria senese, un vero e proprio masterplan che prevede interventi significativi sia sul fronte delle strutture che su quello, altrettanto fondamentale, del rinnovo del parco tecnologico. Il tasso di obsolescenza dei macchinari di oggi possiamo dire che si è dimezzato. È un risultato importante, che si traduce in una maggiore qualità dell’assistenza, in una presa in carico più efficace e in condizioni di lavoro migliori per i professionisti. Tutto ciò contribuisce a garantire cure più sicure e di maggiore qualità per i pazienti".

"Si tratta di una piattaforma estremamente versatile – illustra il professor Tini -, che consente l’erogazione di tecniche radioterapiche complesse come la VMAT, la IMRT, la SBRT e la radiochirurgia, con possibilità di trattamenti in gating respiratorio e breath-hold, fondamentali per alcune patologie come le neoplasie mammarie di sinistra o le lesioni polmonari. Grazie alla testa con 160 lamelle e al sistema di imaging integrato, lo strumento garantisce trattamenti più rapidi, accurati e confortevoli per il paziente, riducendo i tempi di seduta e migliorando la conformazione del fascio. È inoltre pienamente integrabile con i moderni sistemi di pianificazione e con i flussi digitali di intelligenza artificiale, aprendo la strada alla radioterapia adattativa. Il nuovo acceleratore - prosegue Tini - ha inoltre un’importante valenza in ambito scientifico. La sua capacità di eseguire trattamenti con elevata conformazione dosimetrica e precisione millimetrica permette di condurre studi clinici avanzati, con particolare riferimento ai tumori cerebrali, polmonari, prostatici e a localizzazioni rare. Stiamo sviluppando progetti di ricerca in collaborazione con l’Università di Siena e con la Scuola di specializzazione in Radioterapia, focalizzati sull’integrazione tra profili molecolari e volumi di trattamento, sulla predizione della risposta terapeutica mediante modelli di intelligenza artificiale e sulla radiogenomica. Lo strumento – conclude Tini - consente l’applicazione di protocolli di sperimentazione clinica e traslazionale, anche in contesto internazionale, e rappresenta una piattaforma abilitante per progetti di medicina di precisione".

La macchina installata è un acceleratore lineare di ultima generazione per radioterapia, noto per la sua precisione elevatissima e tempi di trattamento rapidi.

Nel corso dell’ultimo anno la Radioterapia dell’Aou Senese ha registrato circa 1.400 nuovi pazienti in trattamento, per un totale di oltre 25mila accessi radioterapici annui. I pazienti provengono in parte significativa dall’area senese, che rappresenta circa il 70% del totale, ma anche da tutta l’Area vasta sud-est, e quindi anche dalle province di Arezzo e Grosseto, che insieme a Siena costituiscono l’80% dell’utenza totale. Il restante 10% dei pazienti proviene dal resto della Toscana, mentre circa il 5-10% sono pazienti extra-regione, spesso indirizzati a Siena per trattamenti ad alta complessità o per la gestione di patologie rare.

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