Siena
Ieri (1 dicembre 2024), in occasione dei festeggiamenti per Sant'Ansano patrono di Siena, il cardinale Augusto Paolo Lojudice si è soffermato su due pressanti emergenze sociali che stanno attanagliando la città.
In Duomo c'era un nutrita rappresentanza di dipendenti dello stabilimento Beko di viale Toselli, che vivono ore di angoscia da quando la multinazionale ha annunciato di volerlo chiudere entro il 2025, e l'arcivescovo li ha voluti citare nel suo discorso. "Tra noi - li ha salutati - ci sono anche alcuni operai di una ditta che ha annunciato la chiusura della fabbrica e il licenziamento di centinaia di persone. Non si può rimanere indifferenti ai drammi della società, tantomeno rassegnarci. Rafforziamo la nostra fede nella convinzione che nessuno si salva da solo”.
Il porporato, poi, ha affrontato un altro tema spinoso: "Vedo anche alcuni profughi pakistani, che vengono nella nostra città a cercare un futuro migliore, magari attraverso un lavoro. Chiedo apertura nei loro confronti. Non possiamo pretendere di risolvere tutti i problemi che hanno, però abbiamo il dovere di fare fino in fondo tutto ciò che è nelle nostre possibilità. Tanto? Poco? E’ comunque qualcosa”.
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