Siena
Il prefetto di Siena Matilde Pirrera riesce a mandare messaggi espliciti sulla situazione degli immigrati nel Senese senza formulare accuse, ma facendole intendere tra le righe. Basta citare i numeri per far intendere che non tutti i Comuni hanno preso a cuore l'emergenza: solo 16 su 35 hanno Cas nel proprio territorio. In tutto sono una cinquantina, che ospitano 1.089 richiedenti asilo. Per questo, di fronte a nuovi arrivi, la questione si fa “complessa”. Per dirla tutta, "Il nostro problema fondamentale per l'accoglienza degli altri migranti che decidono liberamente di venire sul territorio, quindi sono assegnati dal Ministero dell'Interno, è quello del turnover all'interno di tali strutture”.
Ci sarebbe bisogno di più spazi, ma non è così semplice. Il turnover è lento e come ha fatto notare Pirrera “abbiamo ospiti dal 2020 per i quali non è stata ancora fissata la data. La commissione che gestisce le domande da Firenze ha promesso di implementare il proprio operato e potrebbe svolgere anche le audizioni online. Inoltre dovrebbe vedersi assegnare nuove risorse. Con queste misure si dovrebbero liberare posti che saranno riassegnati tenendo conto delle priorità, come gli sbarchi”.
Altro problema legato a queste vicende è il lavoro nero: "A breve - promette il prefetto - attiveremo un tavolo della rete della legalità, con l’Inps e i consorzi territoriali, per garantire maggiori tutele ai migranti impiegati”.
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