Siena
Dopo i presidi, i cortei, gli incontri in Provincia, in Regione e al Ministero, la protesta dei lavoratori dello stabilimento Beko di viale Toselli ha fatto il suo ingresso anche sui banchi universitari. Ieri (22 gennaio 2025), in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico della Stranieri, facevano nella mostra di sé le pettorine di chi è impegnato per difendere la propria occupazione e la dignità. Il rettore Tomaso Montanari ha voluto che una delegazione fosse presente, e così è stato. “Questo ci ha fatto piacere perché più si parla di questa vertenza e più l'opinione pubblica si sensibilizza - è il commento di Stefano Borgogni, rsu Fiom Cgil. - Abbiamo bisogno di tutti”.
Il 30 gennaio a Roma ci sarà un nuovo incontro sulla vertenza al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a cui parteciperanno anche i lavoratori in massa. “Il coordinamento - continua Borgogni - ha deciso che li porteremo nella capitale in presidio. Mentre noi saremo a discutere della nostra vertenza, loro saranno fuori. Prevediamo di allestire tre pullman, quindi ci saranno almeno 150 persone".
Per quella giornata saranno proclamate 8 ore di sciopero nazionale in tutti gli stabilimenti del colosso turco, come fanno sapere gli uffici stampa nazionali di Fim, Fiom, Uilm, Uglm. "Chiediamo a Beko - si legge in una nota congiunta - di modificare radicalmente il piano industriale e al governo di intervenire concretamente con tutti gli strumenti disponibili, incluso l’uso del golden power, fino a prevedere l’ingresso diretto dello Stato a garanzia degli stabilimenti, dell’occupazione e di un settore strategico".
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