Abbadia San Salvatore
Un dolore profondo, che ha attraversato ogni angolo di Abbadia San Salvatore, ha accompagnato oggi, lunedì 7 aprile 2025, i funerali di Roberta Mazzuoli, celebrati nella chiesa di Santa Croce. La donna, 48 anni, è morta in circostanze tragiche dopo un’anestesia in una clinica privata di Arezzo, dove doveva sottoporsi a un intervento chirurgico agli occhi. Roberta era molto nota anche a Piancastagnaio, dove lavorava in un supermercato e ogni giorno portava calore e gentilezza a chiunque la incontrasse. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato sgomenta due intere comunità, che ora si stringono attorno al dolore inconsolabile del compagno, del figlio sedicenne, della madre e delle due sorelle.
Ma non è solo la famiglia a chiedere giustizia: è un intero territorio che si sente ferito. L’inchiesta della Procura di Arezzo ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di tre anestesisti, accusati di omicidio colposo. L’autopsia eseguita venerdì ha indicato come possibile causa del decesso una crisi cardiorespiratoria provocata dall’anestetico somministrato, ma si attendono conferme ufficiali.
"È una tragedia che ci ha colpiti nel cuore – ha dichiarato con voce commossa il sindaco di Abbadia Niccolò Volpini –. Siamo una piccola comunità di 6.500 anime, e quando accade qualcosa di così ingiusto e inaspettato, il dolore è collettivo. Roberta era una di noi, una madre, una compagna, una lavoratrice sorridente e amata. La sua morte lascia un vuoto che nessuno potrà colmare. Non possiamo e non vogliamo restare indifferenti".
Ad Abbadia San Salvatore oggi si è pianto non solo per una vita spezzata troppo presto, ma anche per l’ingiustizia che l’ha portata via, tra incredulità, rabbia e un silenzio carico di lacrime.
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