Abbadia San Salvatore
Il vicepresidente del consiglio regionale Stefano Scaramelli, assiduo frequentatore dell’Amiata e degli amiatini, ha voluto porgere le condoglianze alla famiglia di Roberta Mazzuoli, la 48enne di Abbadia San Salvatore morta tragicamente venerdì 29 marzo 2025 ad Arezzo, in una clinica convenzionata, dove doveva sottoporsi a un intervento chirurgico agli occhi.
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“Le indagini sono partite - ha esordito. - La Magistratura deve fare il suo corso e la Regione, che ha stipulato una convenzione con un soggetto privato, deve verificare quanto accaduto e se i protocolli sono stati applicati correttamente. Grande rispetto alla famiglia e al suo dolore, ma lasciamo che chi di dovere faccia il suo lavoro”. La notizia della morte della donna, mentre era sottoposta ad anestesia prima ancora che iniziasse l’operazione chirurgica, ha avuto una vasta eco, tanto è vero che il Comune e il sindaco di Abbadia San Salvatore nelle ultime ore erano stati investiti da moltissime richieste di testate giornalistiche e televisive anche nazionali, che però hanno rinunciato ai servizi e alle interviste, nel rispetto della volontà ferrea dei familiari, i quali vogliono mantenere il più rigoroso riserbo sulla vicenda.
Sul fronte dell’indagine giudiziaria, il caso è stato affidato alla pm Laura Taddei e l’ipotesi di reato è l’omicidio colposo. In settimana dovrebbe essere eseguito a Siena l’esame autoptico, di cui è stato incaricato il professor Mario Gabrielli, affiancato da uno specialista nel campo dell’anestesia. Quasi pronti anche gli avvisi di garanzia, che raggiungeranno quanti si sono occupati del problema di salute di Roberta fino all’esito finale.
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