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Siena

Delitto di Garlasco: l'orario della morte di Chiara Poggi e i capelli neri, mai repertati, che sono stati trovati nel lavandino

La Procura di Pavia sta cercando di ricostruire una dinamica dell'omicidio differente rispetto a quella ipotizzata fino a oggi

Gennaro Groppa

28 Maggio 2025, 16:33

Chiara Poggi

Chiara Poggi

La Procura di Pavia, guidata dal procuratore Fabio Napoleone, sta ipotizzando una scena e una dinamica del delitto di Garlasco completamente differenti rispetto a quelle che erano state prese in considerazione fino a oggi e che hanno portato alla condanna, stabilita in Cassazione, di Alberto Stasi, fidanzato di Chiara Poggi, a 16 anni di carcere.

L’ORA DEL DELITTO

Intanto l’orario della morte di Chiara Poggi. La ragazza all’epoca 26enne quel 13 agosto 2007 disattivò l’allarme dell’abitazione alle 9,12. Aprì la porta in pigiama a quello che sarebbe poi stato il suo assassino. Secondo quanto stabilito nei processi, la ragazza sarebbe stata uccisa tra le 9,12 e le 9,35. La 26enne non rispose a una telefonata di Alberto Stasi delle ore 9,46. Tuttavia il primo medico legale che analizzò il cadavere della giovane parlò di un possibile decesso tra le 11 e le 11,30. Un’indicazione, questa, che è poi scomparsa dai processi.

IL COMPORTAMENTO DEL KILLER

La Procura di Pavia sta anche cercando di capire se la giovane sia stata aggredita dall’assassino appena questi è entrato nell’abitazione dei Poggi o se invece ci sia stato un litigio che ha portato all’aggressione. Una delle prove utilizzate contro Alberto Stasi è una sua impronta trovata nel dispenser del sapone nel bagno della casa dei Poggi.

Tuttavia i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano stanno adesso prendendo in esame un particolare del bagno. Nel lavandino sono presenti quattro lunghi capelli neri. La loro presenza potrebbe contraddire l’ipotesi secondo la quale il killer sia andato in bagno a lavarsi le mani e abbia ripulito bene il lavandino. Ipotesi che sarebbe smentita proprio dalla presenza di questi capelli. Se il killer si fosse lavato bene le mani, inoltre, non avrebbe potuto lasciare successivamente l’impronta 10, che sembrerebbe insanguinata, nella parte interna della porta dell’abitazione dei Poggi. L’impronta sarebbe infatti stata lasciata al momento di uscire dall’abitazione.  

In bagno, quindi, l’assassino si sarebbe solamente specchiato. E in quel frangente avrebbe lasciato l’impronta delle scarpe sul tappetino.

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