Cronaca
Tra le anomalie registrate e rilevate nella relazione dei carabinieri del Ris del 2007 sul delitto di Garlasco ci sono due aspetti che potrebbero essere non secondari relativamente a quella che fu la dinamica dell’uccisione di Chiara Poggi. Due elementi che non sono stati spiegati dalle indagini che sono state condotte fino a questo momento. Il nuovo ingresso dei Ris avvenuto ieri nella villetta di via Pascoli a Garlasco potrebbe essere utile anche per capire l’origine di questi due elementi: con le nuove e moderne tecnologie oggi a disposizione – laser, scanner e droni – gli uomini dell’Arma cercheranno di fare luce su un numero maggiore di aspetti.
Accanto al divano posizionato all’ingresso dell’abitazione, e più precisamente accanto al bracciolo sinistro, sono state trovate tre gocce di sangue. Che nell’analisi dei Ris del 2007 erano state giudicate “di non facile contestualizzazione”. Anche perché secondo il responso delle indagini la 26enne sarebbe stata aggredita in prossimità delle scale che conducono alla cantinetta, dove poi è stato trovato il cadavere della ragazza. La presenza di gocce di sangue accanto al divano potrebbe invece indicare che l’aggressione sia partita in un altro punto della casa, per poi terminare sulle scale.
E proprio sulla parete tra il terzo e il quarto gradino della scala che scende verso la cantinetta è presente un’ulteriore traccia di sangue. Non si tratta dell’ormai nota impronta 33, quella che sarebbe stata attribuita ora ad Andrea Sempio e che si trova all’inizio della scalinata. Questa traccia di sangue è invece più in basso sulla parete, lungo la scalinata discendente, e molto vicino al punto nel quale è stato trovato il cadavere di Chiara Poggi.
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