Cronaca
La condanna definitiva di Alberto Stasi per l’omicidio di Chiara Poggi da parte della Corte di Cassazione nel 2015 si è basata su un insieme di elementi e indizi che, secondo i giudici, costituivano un quadro probatorio coerente e convergente oltre ogni ragionevole dubbio.
La condanna definitiva di Alberto Stasi si è fondata su prove biologiche, incongruenze nel racconto, incompatibilità dell’alibi ed elementi materiali che, combinati, hanno convinto la Cassazione della sua responsabilità nell’omicidio di Chiara Poggi.
Vari sono gli elementi che hanno portato alla sentenza della Cassazione.
Conoscenza della vittima e luogo del delitto: Chiara Poggi secondo la prima indagine è stata uccisa da una persona conosciuta, che sarebbe entrata da sola nella sua abitazione, luogo ben conosciuto dall’assassino. E Stasi, che era il fidanzato della vittima, conosceva bene la casa e le abitudini di Chiara.
Incongruenze nell’alibi e nel racconto: Stasi ha fornito un alibi ritenuto insufficiente e ha raccontato in modo giudicato incongruente il momento del ritrovamento del corpo, sostenendo di aver attraversato di corsa la casa senza però lasciare tracce di sangue sulle scarpe o sul pavimento.
Tracce biologiche e impronte: sono stati trovati il dna di Chiara sui pedali della bicicletta di Stasi mentre sul dispenser del sapone del bagno di casa Poggi sono state rinvenute le impronte digitali di Stasi. Nell’abitazione sono state trovate impronte di una scarpa taglia 42, che è il numero di scarpe di Alberto Stasi.
Scarpe immacolate: un’altra incongruenza sono le scarpe pulite indossate da Stasi quando ha chiamato il 118, e ciò viene ritenuto incompatibile con il fatto che avrebbe dovuto camminare sul pavimento insanguinato della casa.
Tempistiche: Chiara ha disattivato l’allarme della sua abitazione alle 9:12, mentre Stasi ha iniziato a lavorare alla sua tesi solo dalle 9:36, lasciando una finestra temporale ritenuta sufficiente per commettere il delitto.
La Corte di Cassazione ha ritenuto che tutti questi elementi, presi nel loro insieme, costituiscono un mosaico probatorio che conferma la colpevolezza di Stasi.
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