Morte sul lavoro del 31enne Francesco Mannozzi, a fine ottobre la decisione del gup sui rinvii a giudizio

Arriverà a fine ottobre la decisione del Tribunale di Siena sul rinvio a giudizio o meno delle tre persone finite sotto indagine per la tragica morte di Francesco Mannozzi, il 31enne operaio edile deceduto nell'aprile 2023 a San Gimignano a seguito del crollo di un tetto che lo ha travolto durante i lavori di ristrutturazione di un casale in località Racciano. Davanti al GUP sono finiti tre soggetti, il proprietario dell’immobile dove è avvenuta la tragedia, nonché direttore dei lavori, il progettista dei lavori e la responsabile della sicurezza.

In aula ieri doveva già arrivare la decisione del giudice Grandinetti sul rinvio a giudizio per i tre, dal momento che non sono stati scelti riti alternativi. Una delle difese, in capo all’avvocato Stefano Cipriani, ha eccepito sull’utilizzabilità di una consulenza del pubblico ministero Valentini Maginini che ha poi integrato il capo di imputazione per due elementi, in relazione a una presunta falsità in certificazione sull’avvio dei lavori, e dunque sono stati concessi i termini a difesa. Per tutti e tre le accuse sono comunque di omicidio colposo, e in aggiunta ci sono anche delle contestazioni legate alle norme antinfortunistiche e sulla sicurezza sul lavoro.

In caso di rinvio a giudizio i fatti saranno analizzati in istruttoria dibattimentale, e sarà ricostruito quanto successo quel giorno, quando un cedimento della parete in pietra portò alla morte del giovane e al ferimento anche di un altro lavoratore di nazionalità africana.