Il caso
									Mentre le indagini sul delitto di Garlasco proseguono con nuovi sviluppi, Daniela Sempio, madre di Andrea – il 37enne indagato per l’omicidio di Chiara Poggi – ha deciso di rompere il silenzio in una lunga intervista a Morning News, ribadendo con forza l’innocenza del figlio. “Sono stufa di sentire cose non vere dette da tv e giornali senza verifiche”, ha dichiarato, spiegando di essersi presentata spontaneamente davanti alle telecamere per fare chiarezza. A cominciare dall'impronta 33 che, secondo i consulenti di Alberto Stasi, sarebbe attribuibile proprio a Sempio: "Quello che dicono gli avvocati dovrà essere verificato. Che ci sia sudore o sangue non lo possiamo sapere, ma è certo che mio figlio non può aver lasciato impronte di sangue nella casa dei Poggi perché non è andato lì ad ammazzare Chiara. Poi non è escluso che ci sia una traccia di sudore suo perché ha frequentato quei luoghi. Ma come è possibile che ci sia solo in quella zona dell'abitazione e da nessun'altra parte?".
Daniela ricostruisce nel dettaglio la mattina del 13 agosto 2007, giorno dell’omicidio: uscita di casa poco dopo le 8 per andare in un negozio, sarebbe rientrata alle 9.50, trovando il figlio in casa. Poco dopo, Andrea sarebbe uscito per recarsi a Vigevano in libreria, come confermato da uno scontrino trovato dal padre e conservato dalla donna, che sottolinea: "Ho lavorato in un carcere femminile e le detenute, quando ti parlavano dei loro guai giudiziari, dicevano di tutelarsi per ogni evenienza. Ammazzano un'amica di mio figlio a Garlasco, io trovo uno scontrino che dice che mio figlio, che ha 19 anni e che frequenta quella casa, si trova a Vigevano. La cosa più ovvia che mi è venuta in mente è stata quella di metterlo in un cassetto in una busta di plastica".
Quanto a un'intercettazione in cui si parla di aver “cannato”, la signora chiarisce che si riferiva semplicemente al fatto che lei e il marito avevano indicato due date diverse per il ritrovamento del documento. Daniela poi respinge anche i sospetti nati dalle telefonate che il figlio avrebbe fatto nei giorni precedenti a casa Poggi, pur sapendo che l’amico Marco non era lì: “Cercava solo lui, non c’era alcun legame con Chiara”, afferma, aggiungendo che Andrea non aveva mai parlato della ragazza in casa. E conclude: “Siamo esausti, ma andiamo avanti con la forza della verità. Andrea è innocente e non abbiamo mai cercato di costruirgli un alibi. Anche se uscirà da questa storia, addosso gli resterà un’ombra che non merita”
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