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Il caso

Raoul Bova blindato dopo la bufera, tornerà sul set di Don Matteo a settembre. Ed è pronto il contrattacco a suon di querele: cifre da capogiro per i danni

Nessun passo indietro a seguito della vicenda degli audio, l'attore proseguirà le riprese e si tutelerà per via legale su larga scala, i fan sono con lui

Caterina Iannaci

11 Agosto 2025, 17:59

Bova

Raoul Bova

Raoul Bova lascia il set di Don Matteo 15 dopo il caso degli audio con Martina Ceretti? Assolutamente no. Anzi, l'attore è destinato a proseguire il lavoro a settembre dopo la pausa agostana e rimane l'assoluto protagonista della nuova serie. La casa di produzione Lux Vide ha smentito le illazioni secondo cui il suo ruolo nella fiction sarebbe stato in bilico, e anche i fan hanno respinto la possibilità, dividendo nettamente la sfera personale da quella lavorativa. Si era perfino parlato di un ritorno di Terence Hill, ipotesi però remota visto che l'attore aveva lasciato la serie per limiti di età.

Tanto più che sulla vicenda è stata aperta un'inchiesta per tentata estorsione, che farà luce su quanto successo. Dunque Bova blindatissimo e pronto a tornare sugli schermi nel 2026 nel ruolo di Don Massimo (Matteo Mezzanotte), speranzoso che il successo dei nuovi episodi riporti il sereno dopo la burrasca.

Bova sul set di Don Matteo 15

Bova, oltre che riprendere il lavoro, è pronto ad andare al contrattacco legale dopo la diffusione e utilizzo degli audio e il clamore mediatico suscitato. Stando alle indiscrezioni riportate dal giornalista Gabriele Parpiglia, Bova è intenzionato a far partire una raffica di querele per chiedere sostanziosi danni: fra i soggetti potenzialmente interessati, sempre secondo vari rumors, colossi quali Meta, Google, YouTube, TikTok, X Corp, oltre a Ryanair, e anche società calcistiche, come S.S.C. Napoli, Torino F.C.

E la lista potrebbe allungarsi. Facendo figurare anche volti noti, e si parla infatti di Alba Parietti. L’opinionista e conduttrice avrebbe pubblicato un reel Instagram nei confronti dell’attore, che secondo i beninformati, non sarebbe piaciuto a Bova, che intende proteggere la propria reputazione e contrastare una presunta rete di diffusione illegittima di contenuti privati. Le accuse sono pesanti: violazione della privacy, diffusione illecita di dati personali, danno all’onorabilità. Sempre secondo le voci circolate, la difesa dell'attore potrebbe arrivare a chiedere cifre altisonanti, circa 20 milioni di euro, visto pure il coinvolgimento dell'ex compagna Rocio Munoz Morales.

Martina Ceretti è coinvolta con Bova nella bufera degli audio diffusi

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