La polemica
Ignoto 3, Salvo Sottile all'attacco
La Procura di Pavia ha servito il colpo di scena: Ignoto 3, il dna maschile sconosciuto trovato nella bocca di Chiara Poggi non era altro che il risultato di una "contaminazione involontaria" avvenuta nel corso dell’autopsia sul delitto. Come riportato dai magistrati, il profilo genetico avrebbe una "concordanza" con quello di un cadavere sottoposto all'esame autoptico in un "lasso temporale prossimo" a quella eseguita per l’omicidio del 13 agosto 2007.
Delitto di Garlasco, colpo di scena su Ignoto 3
Dunque svelato un mistero che aveva fatto parlare l'Italia intera, tra dubbi, ipotesi, nuove piste. Ed ora non mancano le polemiche: il giornalista Salvo Sottile si è scagliato contro i colleghi che avrebbero affrontato la questione, a suo dire, alimentando una fake news.
Salvo Sottile
"Il dna sulla bocca di Chiara Poggi era da contaminazione - scrive Sottile su X - La procura di Pavia ha messo la parola fine su una delle più grandi bufale alimentate da avvocati e giornalisti che ogni settimana vanno in tv facendo a gara a chi la spara più grossa. La sensazione è a che a volte certe notizie vengano letteralmente inventate per alimentare in tv e sui social un fenomeno che porta ascolti e visualizzazioni: il complotto contro Stasi. Un altro assassino, non c’è, non si trova, ma i “noStasi” vogliono pensare che ci deve essere per forza e se qualcuno osa contraddirli diventa un “corrotto amico del sistema”. Intanto i mesi passano, e con la scusa delle indagini “fatte bene”, continuano a essere nominati periti e consulenti. Rigorosamente a spese nostre".
A rispondergli, con ironia, è stata Albina Perri, direttore del settimanale Giallo. "Dirigo un giornale che si chiama Giallo, costa un euro e comprarlo è una libera scelta. Se ti piace lo compri, altrimenti no. Per altri settimanali vale lo stesso. Il canone, invece, è obbligatorio - è la stilettata - le soubrette e i conduttori che fanno post e video contro questo o quel giornalista attaccandoli sul piano personale dovrebbero ricordarselo, quando parlano di me e di altri ottimi colleghi della carta stampata, o degli youtuber o di tutti voi che ci seguite, definiti con sprezzo fragolini e fragoline o terrapiattisti visionari. Perché alla fine i loro interventi in tv li paghiamo noi".
Albina Perri, direttore di Giallo
I due si erano già pizzicati, sempre sul caso di Garlasco. Tutto è iniziato quando Albina Perri ha pubblicato uno scoop su Giallo, sostenendo che Marco Poggi, fratello della vittima Chiara Poggi, non fosse in vacanza con i genitori il giorno dell'omicidio.
Salvo Sottile ha prontamente smentito questa notizia, pubblicando sui social una foto che mostra proprio Marco Poggi in vacanza con i genitori in Trentino, accusando il settimanale di diffondere "notizie false" solo per vendere copie e di gettare sospetti ingiustificati su una famiglia già profondamente colpita dal lutto. Albina Perri ha reagito definendo il titolo di Sottile "da querela", mentre Sottile ha rincarato la dose accusandola di diffondere bufale e di aver già sbagliato in passato con altri scoop, invitandola a chiedere scusa alla famiglia Poggi.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy