Botte, mani al collo, spinte, danni a un locale: un’aggressione in piena regola a una donna, da parte del presunto compagno, è avvenuta alle cinque della mattina di oggi in pieno centro a Siena, in piazza Matteotti, davanti al ristorante Taz. Una scena di violenza filmata dalle telecamere di sorveglianza del locale, e postata sui social dal titolare dell’esercizio commerciale, che ha denunciato pubblicamente l'accaduto.
Protagonisti dell’episodio un uomo e una donna, presumibilmente fidanzati. “Questa mattina – racconta Riccardo Grandi, proprietario di Taz – sono arrivato al locale e ho trovato un tavolino distrutto. Così ho controllato le telecamere e ho scoperto cosa era successo”.
Nel video postato sui social si vede la colluttazione tra i due e un tavolino divelto, con l’uomo che afferra per il collo la ragazza e la scaraventa a terra. La donna prova a reagire con dei calci ma viene raggiunta da un pugno. “La scena dura quasi un quarto d’ora – riferisce Grandi, – in un primo momento lei è seduta a terra e viene colpita con uno schiaffo, poi lui le afferra la borsetta e in sequenza la colpisce da dietro facendola finire contro un tavolino”.
Nella parte di video postata si vede avvicinarsi ai due una terza persona che prova timidamente a intervenire, “ma nessuno ha cercato di difendere la ragazza, anche altre persone di passaggio sono rimaste a guardare” sottolinea amaramente Grandi, sconvolto per quanto accaduto. Sul posto sono giunti gli agenti di Polizia, ai quali domani il ristoratore sporgerà formale denuncia, fornendo il video ottenuto dal circuito interno. “È un fatto gravissimo – tuona – che avviene in pieno centro in una città patrimonio Unesco. Non sono dispiaciuto tanto perché è avvenuto davanti alla mia attività ma per la deriva presa, è inaccettabile”.
Non è infatti la prima volta che il locale ha a che fare con episodi di violenza e che la zona si presta a fatti particolarmente allarmanti. Ad aprile in piazza Matteotti scoppiò una maxi rissa tra giovani stranieri – uno dei noti fatti che creò particolare tensione in primavera – che costrinse il ristorante a chiudere per 4 ore. “Sul posto giunsero ambulanze polizia, carabinieri, finanza ed esercito e i sanitari soccorsero i feriti sanguinanti sui tavoli del mio ristorante” ricorda con rammarico Grandi. “E un’ora dopo i fatti altri ragazzi entrarono nel nostro locale e ci rubarono le mance”. Il ristoratore chiude con un appello: “Servono più controlli, va garantita la sicurezza”.