Il dibattito
L'aeroporto di Ampugnano
La discussione sui nuovi progetti per rilanciare l’aeroporto di Ampugnano si accende. Il comitato contro l’ampliamento dello scale dice di no in maniera ferma al piano presentato da Enac Servizi il 18 luglio, che vorrebbe far ripartire l’attività aeroportuale a fronte di un investimento di circa 35 milioni di euro, di cui 16 destinati a pannelli fotovoltaici, con l’attivazione di otto voli giornalieri. In alternativa si parla anche di un piano per trasformare l'area in un grande centro sportivo.
Con una petizione, i cittadini del comitato chiedono alle autorità, alle istituzioni, categorie e sindacati di “fermare il progetto - affermano - senza business plan e piano di fattibilità ma venduto per finito entro il 2026. Noi abitanti del territorio diciamo basta a progetti che vogliono tenere in vita un aeroporto che non ha futuro perché non avrà mai un’utenza sufficiente, che dal 2000 ha sperperato milioni di nostri soldi e ha sperimentato veri fallimenti di finanza creativa, come Galaxy Fund nel 2007”. Il no, proseguono, è “a progetti che vogliono investire 35 milioni per portare giornalmente 36 passeggeri facoltosi da Roma Urbe a Siena ma che sottintendono progetti fantasma di apertura ai voli low cost, e a progetti di greenwashing che intendono usare 20 ettari di fotovoltaico per finanziare l’aeroporto che avrà perdite annuali inevitabili di almeno 1-2 milioni”.
“Chiediamo - concludono - progetti non più rinviabili di investimenti infrastrutturali necessari ai collegamenti stradali e ferroviari e un utilizzo diverso dell’area demaniale, ad esempio una parte per il parco sportivo. La salvaguardia di un ambiente verde e silenzioso, che è la nostra vera ricchezza”.
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