L'inchiesta
Chiara Poggi
Arrivano importanti sviluppi riguardo la nuova indagine sulla morte di Chiara Poggi. Nella giornata di oggi i carabinieri del Ris di Cagliari, su richiesta della Procura di Pavia, hanno depositato i risultati dell'attesa BPA, la Bloodstain Pattern Analysis, l'esame che analizza la forma e la distribuzione delle macchie e schizzi di sangue che permette di ricostruire i crimini e le dinamiche degli omicidi.
Secondo le prime anticipazioni, il Ris avrebbe concluso che non c'è nulla che farebbe pensare a un secondo killer. Secondo gli approfondimenti sul sangue, non ci sarebbero dunque elementi in grado di allargare il raggio d'azione nell'attuale fascicolo a carico di Andrea Sempio. Gli inquirenti, come si ricorda, avevano acceso i riflettori sulla ormai famosa impronta 33 - trovata sulla parete destra delle scale dove venne rinvenuto il corpo di Chiara Poggi - attribuita poi a Sempio. Per consentire la perizia, la scena del crimine era stata riprodotta in 3D con i droni lo scorso giugno, effettuando misurazioni con strumentazioni tecniche, rilievi fotografici, e droni dall'alto.
Andrea Sempio
Nel frattempo, a Mattino Cinque, il generale Luciano Garofano, consulente della difesa Stasi, ha disegnato un suo profilo dell'assassino. "Io rispetto l'indagine che si sta facendo, non si può passare da una sentenza in giudicato che ha visto unico colpevole Alberto Stasi, dimenticandola, all'attuale assassino, mettendo insieme quel dna registrato come di Sempio, e non è vero, e l'impronta 33, Sempio è il nuovo assassino, e non è così" ha affermato.
Luciano Garofano
"Chiara è stata aggredita da una persona che conosceva, senza potersi difendere, e in quella casa, facendo riferimento alle impronte di scarpe insanguinate che lasciavano delle tracce a pallini ricondotte a scarpe Frau - non sequestrata a Stasi, faceva parte delle scarpe che comunque anche lui acquistava - ecco quella è l'impronta dell'assassino".
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