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Il caso

Allarme truffe nel territorio: due colpi alle Badesse

Il Comune lancia intanto “Siena Sicura” per sensibilizzare anziani e residenti

Andrea Bianchi Sugarelli

29 Settembre 2025, 20:42

truffe anziani

Allerta truffe agli anziani

Il Comune di Siena ha deciso di scendere in campo in modo diretto contro il fenomeno, sempre più preoccupante, delle truffe e dei furti ai danni delle persone anziane e dei cittadini più vulnerabili. Nei prossimi giorni sarà presentata la nuova campagna “Siena Sicura”, pensata per sensibilizzare i residenti e fornire strumenti concreti per riconoscere e prevenire i tentativi di raggiro. Un’iniziativa che arriva in un momento particolarmente delicato, visto il moltiplicarsi di episodi che stanno seminando preoccupazione in molte frazioni e quartieri cittadini.



“Siena sicura”


Il Corriere di Siena può anticipare l’iniziativa dell’amministrazione comunale. “Siena Sicura” infatti punta sulla prevenzione, la prima vera arma contro chi tenta di approfittare della buona fede, della distrazione o della fragilità di chi magari vive da solo o è meno abituato a difendersi da queste nuove forme di criminalità. La sicurezza, sottolinea il Comune di Siena, non deve essere percepita come un privilegio, ma come un diritto fondamentale di ogni cittadino. Ecco perché la campagna, oltre a una serie di incontri pubblici e distribuzione di materiali informativi, si concentra sulla divulgazione di semplici regole di buon senso: chiudere sempre a chiave la porta, non aprire agli sconosciuti anche se si presentano come tecnici o rappresentanti delle forze dell’ordine, non lasciare denaro o oggetti di valore a portata di mano e non fidarsi mai di chi, con una scusa telefonica, chiede di consegnare soldi o gioielli per conto di un parente.
Il Comune invita a non aver paura di chiedere aiuto o di segnalare anche solo un sospetto: la collaborazione tra cittadini, vicinato e forze dell’ordine è fondamentale per arginare questi fenomeni. E in caso di dubbio, anche minimo, il consiglio è sempre lo stesso: meglio una telefonata in più al 112 che correre rischi inutili.



Tre colpi in poche ore


Tutto questo, purtroppo, non è teoria. È la cronaca quotidiana di tanti paesi e frazioni, come dimostrano i tre episodi avvenuti alle Badesse, che hanno portato scompiglio nella comunità locale e confermano quanto sia necessario tenere alta la guardia.
Il primo episodio ha riguardato il bancomat della Chianti Banca che è stato manomesso per un tentativo di furto in nottata. Il secondo episodio si è verificato domenica sera. Una signora anziana, residente da tempo nella frazione, ha ricevuto una telefonata che, almeno all’apparenza, sembrava innocua. Una voce maschile, gentile ma autorevole, si è qualificata come carabiniere e ha avvertito la donna che qualcuno stava tentando di truffarla. L’uomo, con un tono rassicurante, ha iniziato a fare domande e a dare istruzioni, suggerendo che sarebbe stato necessario collaborare fornendo alcune informazioni personali e restando a disposizione per ulteriori chiarimenti. Un copione ormai purtroppo ben rodato, che spesso riesce a cogliere impreparati anche i più guardinghi. Ma questa volta il tentativo non è andato a buon fine. La signora, forse grazie alla lucidità e al buon senso, forse anche perché già informata dei possibili raggiri, ha subito fiutato che qualcosa non andava. Ha risposto che, per maggiore sicurezza, sarebbe andata lei stessa alla caserma dei carabinieri a parlare di persona con gli agenti. Dopo questa frase, la telefonata si è interrotta con una scusa: dall’altra parte della cornetta, evidentemente, hanno capito che non c’era margine per portare avanti il raggiro. La donna, anche se scossa, ha avuto la prontezza di avvisare i figli e i vicini di quanto accaduto, contribuendo così a mettere in allerta il resto del paese.

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Truffa andata a segno


Non è andata così bene invece a una donna di circa cinquant’anni, che ieri mattina era sola nella propria abitazione, poco distante dalla casa della prima vittima. Anche lei è stata contattata al telefono, ma i truffatori questa volta hanno utilizzato una scusa diversa, riuscendo a rendersi più convincenti e a carpire la fiducia della donna. Nel giro di pochi minuti, due individui si sono presentati alla porta di casa sua: non indossavano divise, ma sono riusciti comunque a spacciarsi per incaricati delle forze dell’ordine con una storia ben orchestrata. La donna, colta alla sprovvista e probabilmente già suggestionata dalla telefonata, ha aperto la porta. A quel punto, la situazione è degenerata rapidamente. I due uomini sono entrati in casa, hanno terrorizzato la donna con modi bruschi e atteggiamenti minacciosi, e si sono messi a rovistare ovunque alla ricerca di oggetti di valore. Non si sono accontentati di gioielli e qualche contante trovato nei cassetti: hanno chiesto anche la fede nuziale, che la donna portava al dito, costringendola a consegnarla sotto minaccia. Tutta la scena si è svolta in pochi minuti, in un clima di paura e tensione. Appena i due sono scappati, la donna ha raccolto le forze e ha urlato dal terrore, attirando immediatamente l’attenzione dei vicini. Alcuni residenti, usciti di casa, sono riusciti a vedere i due malviventi salire in tutta fretta su un’auto parcheggiata poco distante e a prendere il numero di targa. È stato subito dato l’allarme e sul posto sono arrivati i carabinieri, che hanno raccolto le prime testimonianze e avviato le ricerche in tutta la zona, con ricerche lungo le vie del paese e nelle località limitrofe. Le indagini proseguono anche grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero aver immortalato i movimenti dei malviventi.

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