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La manifestazione

Siena ancora in piazza per Flotilla. "Avanti a oltranza". Cravos deposita mozione in Senato Accademico: "Basta rapporti con Israele"

Nuova mobilitazione per dire basta agli abbordaggi alla missione umanitaria e al massacro di civili

Claudio Coli

09 Ottobre 2025, 05:15

Siena per Gaza

Siena ancora in piazza per Gaza

Non si ferma la mobilitazione a Siena a sostegno della missione umanitaria Flotilla, vittima di un altro abbordaggio con conseguenti arresti e blocchi di attivisti, medici e giornalisti da parte di Israele. Una nuova e partecipata manifestazione spontanea è andata in scena ieri pomeriggio in Piazza Salimbeni, al grido di “Palestina libera”, fra bandiere, cartelli e slogan a sostegno della causa palestinese, vittima dell’aggressione israeliana.

E si andrà avanti a oltranza finchè non si fermerà la violenza: “Siamo in difesa della libertà e del diritto alla vita – afferma la segretaria Cgil Siena Alice D’Ercole – e di un popolo che sta subendo un vero e proprio genocidio, di fronte a quel che è accaduto nuovamente non ci si può voltare dall’altra parte, si sta consentendo a un governo di abbordare e arrestare civili, medici, attivisti e giornalisti che navigavano in acque internazionali. Per non parlare quello che hanno subito le persone rientrate in Italia, umiliazioni, derisioni, vessazioni, non è il trattamento umano che aveva promesso di far garantire il Governo italiano” ha tuonato.

I governi – ancora la D’Ercole - devono avere il coraggio che stanno avendo gli attivisti della Flottilla per rompere l’assedio, basta inviare armi, vanno cancellati gli accordi in essere finchè Israele non si sarà ritirata dalle guerre. Si rischia di tracimare in una dimensione in cui è la guerra a regolare i rapporti tra gli Stati e noi non ci stiamo” ha rimarcato. Anche un ex studente dell’Università di Siena, Riccardo Corradini, è fra le persone bloccate sulla Flotilla. “Ci dobbiamo muovere per liberare lui e gli altri – sottolinea la segretaria Cgil - Israele continua a violare i diritti umani, noi stiamo dalla parte giusta della storia”.

Presente anche l’associazione studentesca Cravos, che per bocca di Samuele Picchianti, ha annunciato che il 13 ottobre sarà portata in Senato accademico una mozione per chiedere all’Ateneo di fermare gli accordi con Israele. “L’Università senese ha una storia che non può essere infangata con la complicità di un genocidio” ha detto a gran voce. Nel mirino dei Pro Pal è tornata anche la ministra Anna Maria Bernini, dopo la contestazione in occasione dell’accoglienza degli studenti di Gaza. “Mera propaganda – ha affermato una rappresentante del movimento – l’arrivo dei palestinesi è stato strumentalizzato in chiave elettorale”.

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