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Il caso

Progetto pale eoliche nelle Crete Senesi: fondato il comitato del no

Oltre quattrocento persone hanno battezzato la nascita del gruppo. A fine ottobre scade il termine per presentare le osservazioni. Ricci: “Ci opporremo con ogni mezzo”

Caterina Iannaci

16 Ottobre 2025, 13:18

Comitato no pale eoliche Crete

Fondato il comitato contro le pale eoliche nelle Crete

Un nuovo comitato nato in difesa delle Crete Senesi, uno dei paesaggi più rappresentativi della provincia di Siena e della Toscana, si è mobilitato contro un progetto di parco eolico. Oltre 400 cittadini, associazioni e rappresentanti del territorio si sono riuniti per esprimere la loro contrarietà.

Il progetto, presentato da una società privata lo scorso 26 settembre al Comune di Asciano, prevede l’installazione di dieci pale eoliche alte circa 200 metri e una centrale di scambio energetico su un’area di oltre mezzo ettaro. L’impianto occuperebbe circa 600 ettari nel cuore delle Crete Senesi, con una capacità produttiva massima di 72 gigawatt. “Ci opporremo con ogni mezzo a questo progetto che andrebbe a deturpare irrimediabilmente il nostro paesaggio”, ha dichiarato Riccardo Ricci, presidente del comitato ‘Salviamo le Crete Senesi‘.

Cittadini, associazioni e enti pubblici hanno tempo fino al 29 ottobre per presentare osservazioni all’interno della fase di Valutazione di pmpatto Ambientale, che sarà successivamente esaminata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

“Un segnale di compattezza importante per cercare di portare un’unica voce forte ed autorevole in tutte le sedi istituzionali per difendere le nostre Crete Senesi – ha aggiunto il sindaco Fabrizio Nucci – l’amministrazione si è fatta promotrice di un percorso di condivisione e di raccolta delle osservazioni, per mostrare la nostra ferma contrarietà ad un progetto che metterebbe a rischio la tenuta economica di tante attività che oggi vivono grazie al turismo e alla bellezza nei nostri paesaggi. Il percorso è appena cominciato ma continueremo a muoverci per rendere consapevoli i cittadini, le aziende, le organizzazioni, le associazioni e le istituzioni sulle conseguenze derivanti dalla realizzazione del progetto, appoggiando anche la richiesta di un’inchiesta pubblica promossa dall’associazione Amici della Terra”.

All’incontro ha partecipato anche il sindaco di Rapolano Terme Alessandro Starnini, così gli Amici della Terra e tanti operatori turistici e produttori.

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